Uberto Into The Fall 2024 - Pop rock

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Un pezzo in pieno stile pop rock di fine anni 2000, che raconta di quanto sia difficile staccarsi dalle persone che abbiamo amato

Into The Fall è il titolo del terzo singolo di Uberto Tedoldi, in arte semplicemente Uberto, musicista nato tra i flutti azzurri di una piscina spalmata sulle sponde del Lago di Como.

A poche settimane di distanza dalla pubblicazione di Until It’s Over, l’artista lombardo ritorna con un pezzo che si discosta dalle distese synthwave del suo precedente brano, abbracciando atmosfere più vicine a quel filone pop rock di fine anni 2000, che ha come capisaldi band dal respiro internazionale come The Fray, Stereophonics e The Scipt.

Un approccio più analogico e meno digitale, fatto di ariosi strumming di chitarra, semplici ma efficaci groove di batteria e una presenza meno dominante dei sintetizzatori rispetto al passato, su cui Uberto stende con grande naturalezza un linee vocali docili e coscienziose, contaminate di tanto in tanto da timide modulazioni di vocoder, in grado di amalgamare in maniera organica le parti cantate con quelle strumentali.

Atmosfere agrodolci, caratterizzate da un mood sognante e malinconico, sulle quali il musicista lombardo adatta strofe e ritornelli che raccontano di quanto sia dura metabolizzare le inevitabili partenze di persone che abbiamo amato durante il nostro percorso di vita. Momenti nei quali è sempre difficile trovare le parole giuste per esprimere i propri sentimenti verso chi ci sta davanti e sta per andarsene.

I never wanted to flee
I’m scared to do you any wrong
But really can’t you see?
We’re falling with our world
While the stars lose track of us
And the Waves pull back from the shore
I’m glad that you moved on

Canta Uberto nei molteplici ritornelli del suo ultimo singolo. Nonostante rientri in atmosfere e strutture che abbiamo avuto modo di sentire tante volte nel corso degli anni, Into The Fall è un ascolto tutto sommato piacevole, in grado sicuramente di accattivarsi gli estimatori di un pop (quasi) d’annata che immancabilmente fa capolino nelle nostre playlist di instant classics.

Un pezzo che dimostra la voglia di Uberto di non fossilizzarsi su un singolo sound, esplorando le tante possibilità che, a dispetto del pensiero comune, la popolar music angolofona è in grado di offrire. Un ultimo appunto: al prossimo giro, oltre alla musica ci piacerebbe anche sentire una pronuncia in inglese meno “maccheronica” e più “internazionale”.

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La recensione Into The Fall di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-28 09:51:00

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