Metteteci la poesia e i sospiri, metteteci una certa qual indolenza nel sentire e comporre la musica: come dimenticarsi il bollitore con l’acqua per il the acceso sui fornelli perché si sta guardando fuori dalla finestra e si sta pensando a chissà cosa chissà perché. Metteteci 2 ragazze e 1 ragazzo che da Ravenna, senza clamore, senza hype, senza ansia d’arrivare, snocciolano le loro canzoni in bilico tra la nenia folk, la tensione slow-core e la deriva post-rock, mi rendo conto detto così è il solito schifo ma la Musica è bella perché con un niente e in un soffio ti stupisce (ancora e ancora e ancora). Dopo 2 ep in cd-r (bellissimi!), dopo il contributo alla colonna sonora del prescindibile “Provincia Meccanica” (di S. Mordini), ora i Comaneci arrivano all’album vero e proprio e insomma… ci siamo. Altrochè. Le 12 canzoni sono un unicum calibrato ed elegante (d’accordo, forse metterne un paio in meno non avrebbe guastato, come le torte buonissime: in ogni caso se ne mangi troppa ti stanca…). Però. La voce di Francesca è acqua limpida che ti scivola nel cuore, il tessuto sonoro intrecciato da chitarra e violoncello è insieme suadente e vibrante, senza mai dimenticarsi di nostra regina l’Intensità. E questo disco diventa in un soffio La colonna sonora perfetta per questo silenzio gremito di presenze.
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La recensione Volcano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-24 00:00:00
COMMENTI (6)
.....eravamo
Me-ra-vi-gli-o-si !!!!
non e' un disco, e' una carezza.
bellissima.
yesssss
Il mio disco della scorsa estate, probabile lo sia anche del prossimo autunno...
bello bello bello
"La voce di Francesca è acqua limpida che ti scivola nel cuore"