Un disco che, nella sua adorabile imperfezione, ci ricorda l'importanza di accettare i nostri difetti
Fuori Fuoco è il titolo del disco d’esordio di Maca, al secolo Marco Corveddu, cantautore classe ‘97 originario di Lucca. A due anni di distanza da Caffè del Mercato, il musicista toscano ritorna con sette tracce che, pur rivangando nel medesimo solco del cantautorato indie italiano, appaiono più scarne rispetto alle atmosfere elettropop del suo precedente EP.
Melodie essenziali ma non per questo meno variegate, in grado di entrare in contatto con generi come il lo-fi (Nascosti), il funky (Cinecittà, in feat. con Il Corve) e l'acoustic pop (Dove sei?, cantata insieme a Elena, e Dottore). Dopo un inizio con le polveri un po' bagnate, siglato da Gin Tonic, un brano che, inciampando in una grossolanità un po' forzata, fatica a convincere fino in fondo, l'album prende quota traccia dopo traccia.
Punto forte del disco è sicuramente il linguaggio "sporco" ma genuino utilizzato da Maca nei testi di Fuori Fuoco. Strofe e ritornelli che, partendo da esperienze e interrogativi di stampo autobiografico, si aprono alla collettività arrivando a toccare temi universali come il rapporto conflittuale con i propri genitori (Nascosti), le tante paranoie che giungono quando si diventa adulti (Cinecittà), la fragile bellezza delle relazioni amorose (Dove sei?) e la necessità di trovare il proprio equilibrio interiore, combattendo contro le tante ansie e difficoltà che la vita ci mette davanti (Dottore).
Grazie alla piacevole ingenuità con la quale Corveddu affronta temi di grande spessore, Fuori Fuoco è un disco in grado di ricordarci quanto i nostri difetti siano una parte essenziale della nostra essenza, almeno tanto quanto i nostri pregi. Proprio come una fotografia sfocata, capace di cogliere la realtà dell'attimo nel quale è stata scattata in maniera talmente spontanea da trasformare la sua imperfezione in un valore aggiunto.
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La recensione Fuori Fuoco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-16 09:23:00
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