Alessandro RagazzoIl rito delle ombre2025 - Cantautoriale, Progressive, Rock d'autore

Il rito delle ombreprecedente

Una liturgia sonora tra abissi e redenzione

C’è qualcosa di ipnotico ne Il rito delle ombre, il nuovo singolo di Alessandro Ragazzo, cantautore veneziano che danza ai margini delle convenzioni pop. È un brano che somiglia ad una preghiera pagana, un’invocazione densa di significati, una cavalcata oscura, un inno mistico che racconta senza filtri il peso di una dipendenza e la forza della fuga.

Il pezzo pulsa come un cuore in apnea, tra ritmi serrati e atmosfere claustrofobiche che ti avvolgono in un abbraccio magnetico. Ragazzo non teme di sporcarsi le mani con il passato, evocando un Battisti sperimentale da Anima Latina o la malinconia urbana di un Venditti a tinte cupe, ma lo fa con una voce che appartiene solo a lui. Il ritornello, con il suo grido ripetuto – “ridere mentre mi uccidi” – è un mantra che si stampa nella testa e nel cuore, un’immagine che trasforma la sofferenza in bellezza poetica.

C’è anche il sapore della scena indie rock italiana anni ’90: il pezzo sembra pulsare dello stesso sangue degli Afterhours o di Umberto Maria Giardini, ma con una tensione mistica che lo spinge oltre, verso un orizzonte più intimo e universale. La psichedelia britannica che filtra attraverso gli arrangiamenti è la ciliegina su una produzione che sa essere complessa ma mai artificiosa, portando l’ascoltatore a perdersi e ritrovarsi, come in un viaggio visionario.

Il rito delle ombre è un’esperienza, un vortice emotivo in cui lasciarsi trascinare. Alessandro Ragazzo si conferma capace di creare una musica che sa toccare corde profonde e, al contempo, trascendere i confini del cantautorato tradizionale. Questo brano è una promessa e una conferma: la musica può ancora essere rito, respiro, redenzione. 

---
La recensione Il rito delle ombre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-19 08:48:16

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia