Go HawaiiMangy2025 - Lo-Fi, Rock

Mangyprecedente

Rock che rifiuta restrizioni di genere, ma si dimostra alternative per attitudine; ne risulta un disco breve ma molto intenso, col piglio giusto dalla prima all'ultima nota

Un percorso che, attraverso molteplici articolazioni, si snoda da più di un decennio, e che da qualche giorno ha portato i Go Hawaii al traguardo di una nuova pubblicazione: il più recente extended play si intitola "Mangy", licenziato da Sputnik Music Group su distribuzione Believe.

Cinque tracce che portano l'ascoltatore su altre latitudini, in bilico fra mondo immaginifico e concrete sonorità analogiche, in un respiro alternative rock orientato al lo-fi e a un'attitudine intimista anche quando le ritmiche prendono maggiore spazio. Risalta, in particolare, una certa coerenza nell'intero sviluppo della tracklist che diventa compattezza organica, diverse visioni di un'opera a tuttotondo, ricca di dettagli da scrutare con vista attenta; a segnare il congedo c'è una cover di un brano a dir poco iconico degli Smiths, plasmata con l'intelligenza di chi decide di operare per sottrazione, invece che prestarsi a del massimalismo approcciando una canzone già completa, stratificata e complessa di per suo.

In casi del genere c'è poco da dire, e cliccare il tasto play quanto prima: le due menti creative che animano Go Hawaii mostrano di aver raggiunto una maturità artistica importante, e questo capitolo discografico si conferma valido e col tiro giusto dall'inizio alla fine. Restiamo sempre lontani dai luoghi comuni, ma in questo caso la musica suonata ha veramente una marcia in più.

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La recensione Mangy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-21 17:37:30

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