Le sfaccettature del pop, fra mondo analogico e digitale, collimano in un EP che approfondisce le illusioni nel tempo di sei tracce
Tempi maturi per finalizzare la pubblicazione del proprio exteded play: Derri inizia così il suo 2025, diffondendo su distribuzione Artist First (e licenza Costello's) l'elaborato discografico dal titolo "L'illusione di qualcosa d'importante".
Già in queste prime parole emerge la forza di quei concetti che andranno a trainare l'intera tracklist; attorno la fugacità dell'illusorio, infatti, l'artista di stanza a Milano sviluppa sei canzoni dai contorni sfumati e dai perimetri creativi eterogenei, mantenendo intatta una certa matrice pop e il gusto per le commistioni del suono, fra analogico e digitale. In queste stanze variamente tinteggiate, il cantato si muove agile e disinvolto, riuscendo ad animare con un certo carisma e credibilità i testi che parlano di vicende personali, ma al tempo stesso abili a stimolare quel meccanismo empatico che crea confidenza fra artista e fruitore.
L'album scivola via senza grossi scossoni, e risulta piacevole e particolarmente ben riuscito anche quando si clicca nuovamente sul tasto play e si parte da capo, lasciandoci con la sensazione che Derri abbia ancora molto da dire.
Sarà interessante continuare a tenere alta l'attenzione su questa voce che emerge dal panorama di release sempre speculari, attendendo con fiducia ulteriori sviluppi.
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La recensione L'illusione di qualcosa d'importante di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-25 18:57:09
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