Un pezzo pop-rock dal sound "famigliare" sulle difficoltà che si incontrano dopo la fine di una storia d'amore
Nuova musica per Methos, al secolo Andrea Marano, musicista classe '03 nato e cresciuto artisticamente sull'asse tirrenica Siracusa-Livorno. A una manciata di giorni dall'EP Posidonia (Interludio secondo), il cantante d'origine sicula ma toscano d'adozione continua il suo 2025 con Soli e Tristi, il suo nuovo singolo.
Un pezzo dal titolo quanto mai didascalico, capace di preludere a un mood sonoro decisamente malinconico, che si interpone tra l'indie e un pop rock dal respiro fortemente nazional-popolare. Quattro minuti scarsi, fatti di agrodolci trame di chitarre acustiche ed elettriche stese su un semplice tappeto di batteria in 4/4. Una formula musicale che ha fatto capolino più e più volte nel corso degli anni all'interno delle classifiche di ascolti del nostro Paese.
Arrangiamenti e dinamiche famigliari sulle quali il cantante siracusano plasma strofe e ritornelli che raccontano il difficile percorso di recupero sentimentale dopo la fine di una relazione con una persona che, in un dato tempo e spazio della nostra esistenza, è stata al nostro fianco.
Sarà stupido ma ci credevo
Ho fatto dieci passi avanti ma novanta indietro
Che sei una donna ma non sei più mia
E se ti penso c’ho gli attacchi di cherofobia
Canta Methos nel suo ultimo singolo. Nonostante un buon livello di scrittura del testo, Soli e Tristi è un pezzo che purtroppo viene azzoppato da dinamiche sonore che lo incagliano nell'ormai gigantesco mare magnum del "già sentito".
Un mezzo passo falso rispetto alla scarna, spontanea ma efficace imperfezione di Posidonia (Interludio Secondo). Un EP che, a fronte del risultato raggiunto con questo suo ultimo singolo, potrebbe essere un territorio sonoro più azzeccato per Methos, in vista di prossimi brani o dischi.
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La recensione Soli e Tristi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-08 13:45:20
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