Un singolo pop rock tradizionalista, su quella forza salvifica che corrisponde alla parola "amore"
8 Minuti è il titolo del singolo con il quale il cantante bresciano Zak! ha deciso di inaugurare il suo 2025. Distribuito da IndieBox Music @ 360° e licenziato da ADA Music Italy, l'ultimo pezzo dell'artista lombardo, al secolo Matteo Zacco, si discosta dalle atmosfere indie pop del precedente Se non esisti tu, puntando la ruota di prua verso rotte sonore più vicine a un cantautorato italiano dal forte retrogusto pop rock.
Il risultato di questo cambio di percorso è un brano che, ruotando attorno a intrecci di chitarre elettriche e acustiche spalmate su un basilare ritmo in 4/4, ricorda il mood presente nei lavori di celebri artisti nostrani come Ligabue, Fabrizio Moro e Negramaro.
Ed è su questa strumentale, connotata da sonorità che abbiamo già avuto modo di ascoltare nel corso degli anni, che Zacco ha deciso di plasmare un testo nel quale l'innamoramento viene descritto come una delle poche ancore di salvezza alla quale ci possiamo ancora attaccare. Una forza salvifica per il nostro spirito, trasfigurata con una serie di strofe e ritornelli abbastanza indefinita da farci immedesimare chiunque.
Lo sai la differenza tra il bene e il male?
È darsi fino in fondo, non lasciarsi andare
Siamo otto miliardi di persone sole
Otto minuti dopo l’esplosione del sole
Canta Zak! nel suo ultimo singolo. Purtroppo, 8 minuti è un brano che non riesce a prendere il largo fino in fondo, restando incagliato in un banco di sabbia fatto di dinamiche strumentali e liriche usate e abusate ormai da tanti anni.
Serve un po' più di coraggio nello sperimentare tanto con le parole quanto con i suoni, issando le vele a favore di un vento fatto di novità con le quali lasciarsi alle spalle quel mare in bonaccia che risponde al nome di "già ascoltato".
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La recensione 8 Minuti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-02-10 23:23:20
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