Battiti sintetici e corpi in fuga nell’elettronica notturna.
Marco Crupi torna con Lo Fi Dancer, un EP che condensa in quattro tracce fulminee la sua visione della notte: un crocevia di pulsioni, ombre e scintille elettroniche che evocano la dance e l’elettronica dei primi anni Duemila. Producer milanese attivo in solitaria dal 2009, Crupi costruisce un suono che si muove tra glitch-pop e pulsazioni house, con un’estetica essenziale e affilata, sempre a cavallo tra fisicità e introspezione.
Ogni brano è un flash, un frammento di vita vissuta ai margini del giorno, dove il battito dei synth guida corpi e pensieri. L’EP si apre con un groove sincopato e voci filtrate che sembrano emergere da un club sbiadito nei ricordi. Le percussioni sono asciutte, i bassi incalzanti, e il respiro di Crupi è quello di chi ha passato una notte troppo lunga e ora balla per non pensarci.
I quattro pezzi si susseguono senza tregua, con beat pulsanti che non superano mai i tre minuti, condensando l’essenziale: movimento, desiderio, il brivido dell’ignoto. C’è spazio per l’ironia e per la malinconia, per la plastica luccicante delle notti inquiete e per il sudore di chi si lascia divorare da ogni istante.
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La recensione LO FI DANCER di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-11 08:14:58
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