Voci melodiche e aggressive che si intrecciano in un brano in bilico tra nu metal, emo e metalcore
Nuova musica per Sconforto, al secolo Valerio Siffu, cantante nato e cresciuto artisticamente lungo l’asse Olbia-Torino. A pochi mesi di distanza da Soli si muore, il musicista sardo inaugura il suo 2025 con Segni, un brano che, proprio come il singolo precedente, ha deciso di cantare insieme a Chazz.
Il pezzo, restando nei paraggi della canonica durata di ascolto dei tre minuti, compie una virata decisa verso ambienti ancora più heavy rispetto al passato. Atmosfere colmi di chitarre droppate, monolitici groove di batteria e un intreccio organico tra lo scream di Sconforto e il cantato decisamente più pulito di Chazz.
Sonorità che strizzano l'occhio al nu metal à la Deftones "dopato" dai gelidi echi dell'industrial ma anche da linee vocali abrasive e strillanti, vicine al metalcore dei Bullet for My Valentine e quello dei primi Bring Me the Horizon. Un gioco di contrasti tra violenza e melodia, nel quale Sconforto e Chazz stendono strofe e ritornelli connotati da quel crepuscolare pessimismo "emocore", sempre più presente nei testi dei loro brani.
Il cielo piange come me
Sento sempre più pesanti le mie palpebre
Vedere un'altra volta il sole oppure andarmene
Perché vivere è così difficile?
Canta Sconforto nel suo ultimo singolo. Nonostante un mix che, specie nelle parti scream rende il cantato a tratti asciutto e slegato dalla strumentale (un po’ di riverbero in più non avrebbe fatto male), Segni resta un singolo comunque valido, grazie alla sua costante contrapposizione tra voci sporche e pulite, capace di portare un sacco di benefici alla dinamica del pezzo.
Un brano che conferma l'efficacia del dinamico duo formato da Sconforto e Chazz, in grado di incuriosirci verso le prossime mosse che questa "strana coppia" deciderà di fare nei prossimi mesi.
---
La recensione Segni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-07 20:37:13
COMMENTI