Inquietudine e psichedelia passeggiano in un deserto cosmico di stoner e rock alternativo, alla perenne ricerca della luce.
Con Mind Games, i Calamari For Lunch affondano le radici nel cuore oscuro dell’alienazione contemporanea, dipingendo con suoni e parole un affresco onirico e disturbante, dove l’individuo si perde nella fitta rete di un sistema che manipola e annienta. È un grido sottile, ma penetrante, un monito che risuona tra le pieghe dell'anima collettiva, invitando alla resistenza e alla consapevolezza.
Composto da undici brani intrisi di sonorità rock con sfumature stoner e psichedelia contemporanea, l'album si muove tra atmosfere oscure e improvvise aperture luminose, evocando echi del passato – dai viaggi cosmici degli anni '60 alle vibrazioni alternative degli anni '90. Brani come "Blind Brutality", "Cosmic Eye", "Space Honey" e "Kipper" delineano un percorso sonoro che oscilla tra dolcezza e rabbia, tra introspezione e esplosione emotiva. La band si abbandona a divagazioni psichedeliche di sapore sixties, con riverberi dilatati e melodie avvolgenti in grado di trasportare in una dimensione sospesa tra sogno e incubo. Un disco che sembra fluttuare nel vuoto cosmico, alla ricerca di una connessione perduta.
In questa fusione di Alternative Psych e avanguardia sonora, i Calamari For Lunch riescono a tradurre in musica una denuncia sociale che invita a una presa di coscienza collettiva, in un delicato equilibrio tra disperazione e speranza.
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La recensione Mind Games di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-15 08:20:37
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