Può darsi che abbia dedicato fin troppo tempo a questo disco. Può darsi che sia solo una grande buffonata. Nemmeno una provocazione: semplicemente un esperimento privato che è stato masterizzato su Cd-r e distribuito al pubblico. Perchè questo andirivieni di ondate noise, glitch, sample vari, strumenti giocattolo, tastierine e – soprattutto – frasi sconclusionate (“Ciao Come stai? Bene, tu? Bene. Serve solo a farvi piacere e questo lo sapete tutti”) sembra davvero senza senso.
Abbiamo di fronte un nuovo tipo di isolazionismo? Si vuole trovare un altro altrove? E’ solo un pasticcio casino-rumorista? (o tutte e tre le cose?) Sarebbe importante saperlo perchè dopo un po’ la bassa fedeltà fine a se stessa annoia. Ma probabilmente – e sottolineo probabilmente - né io né lo stesso Inserire Floppino lo scopriremo mai. Allora lasciamo perdere, ascoltiamo senza chiederci qual è il significato di “ho un prosciutto in un occhio” o “il cancello parla al bosco. Il bosco non ci sente”. Non importa. Dopo tutto lo sforzo cerebrale non è sempre necessario. E a volte non serve proprio.
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