Alla ricerca del passato con una Polaroid sul cuore.
Cosa rimane di una storia d’amore quando tutto sembra svanire? Mattia Bocchi ed Emanuele Santona provano a rispondere con "Anelli di Newton", il primo singolo nato dalla loro collaborazione e apripista di un EP in arrivo nel 2025. Il brano si muove con grazia nel panorama indie pop italiano, mescolando malinconia e immagini evocative a una produzione pulita e radiofonica.
Il concept alla base della canzone è affascinante: il protagonista vorrebbe digitalizzare i ricordi, scannerizzare il proprio cuore come una Polaroid per scoprire se, sotto la superficie, rimane ancora qualcosa di quella storia. Un’idea resa ancora più intrigante dall’utilizzo della metafora scientifica degli "Anelli di Newton", un fenomeno di interferenza ottica che si manifesta in cerchi concentrici quando una superficie sferica entra in contatto con una piana. Un dettaglio che aggiunge profondità al testo, spostando la narrazione da un piano puramente emotivo a uno quasi visivo.
Musicalmente, "Anelli di Newton" si inserisce nel solco dell’itpop contemporaneo, con una produzione che strizza l’occhio alle ultime tendenze del genere. Le chitarre ariose e i synth delicati accompagnano una melodia immediata, capace di imprimersi in testa già dal primo ascolto. Il lavoro di Santona alla produzione si sente, con arrangiamenti che lasciano respirare la traccia senza mai soffocarla di stratificazioni inutili.
Se il brano non rivoluziona il genere, riesce comunque a trovare un equilibrio tra intimità e accessibilità, tra riflessione e leggerezza. Perfetto per chi ama le storie di amori andati e cerca un sound fresco ma senza troppe pretese sperimentali. "Anelli di Newton" è una finestra su un passato che non si lascia catturare del tutto, ma che continua a vivere nei dettagli.
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La recensione Anelli di Newton di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-30 09:10:19
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