Piove sangue sulle chitarre, sulle distorsioni, sul rock
Piove sangue dalle nuvole di un cielo cupo come l'attuale capacità di pensiero (e dialogo) generale, piove sangue rosso come le camicie di una rock band con il fuoco nel petto, piove sangue tra "i corpi sull'asfalto".
La scintilla originaria del nuovo singolo della Fottuta Band, dopo Poke, risale al 1680 e alla lotta quasi dimenticata degli Zuni, il popolo nativo del sud-ovest degli Stati Uniti, ma il germe arrabbiato del pezzo è innestabile nell'ambito di qualsiasi conflitto umano.
D'altra parte "è così facile distruggere", recita il testo. Sangue è quindi un brano contro la facilità e la disinvoltura nella distruzione, contro la violenza, contro le guerre e contro la morte che in effetti "è per sempre".
È anche un inno graffiante al buon senso, in fondo, e dunque a sostegno della pace, senza alcuna retorica. È una canzone attualissima insomma, in una società internazionale in cui per i Paesi sembra più facile bombardare che parlare.
Il gruppo di Perugia formato da Francesco Bellucci (chitarra, voce), Marco Zitoli (basso, cori) e Andrea Spigarelli (batteria, cori) ha inciso così un altro tassello nel mosaico del nuovo rock italiano.
L'identità sonora del progetto umbro è sempre più consolidata: sound potente, distorsioni, ritmo incalzante e qui anche uno stop and go che fa sussultare il cuore.
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La recensione Sangue di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-29 21:51:22
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