Vedi alla voce amare.
Vedi alla voce amare. Verbo da coniugare senza ritegno, come si può, anzi, come si deve. “Tutto l’amore che ho dentro è una sorta di alleluia, un mantra circolare”. Siamo già dalle parti di un manifesto programmatico. Intento a deflagrare. Senza soluzione di continuità. Tra corpi che si avvinghiano, carezze, respiri, malinconie. Sì, la Banda Venturi coniuga il verbo come si deve, senza ritegno.
Tra le vene dei fratelli Venturi (Gianni, Maurizio e Valerio) scorre sangue gitano. A volte aiuta. Soprattutto quando una fisarmonica guida le danze. Ad abbracciarla il talento di Manuela Turrini, devota ad Astor Piazzola: una garanzia. A picchiare i tamburi Gigi Cavalli Cocchi, ovvero ClanDestino, Luciano Ligabue, Campovolo, senza dimenticare i C.S.I. Altra garanzia, insomma. Le stesse offerte dai cori di Giorgia Aquini e dal violoncello di Simone Rugiani. Già, L’amore ai tempi della lira è un assemblaggio di anime, di cuori in ostaggio, dal quale sono uscite dieci canzoni vive, forti, coinvolgenti, piene di sudore e lacrime.
Il suono della Banda Venturi fa a meno dell’elettricità. Spine staccate, largo alla milonga, al tango, alla Francia, a un pizzico di jazz (ascoltare Le rose di maggio per credere), alla voce scartavetrata di Gianni Venturi, che cura i testi. L’amore, vero e proprio collante dell’album, si mimetizza tra botte di nostalgia (“Appeso a un filo che osserva gli anni scorrere”, recita il testo di La mia famiglia), romanticismi vari, ricordi, delicatezze assortite (“Baci, abbracci e sorrisi conservati con cura nel cassetto dell’anima”, dalla title-track, che cita persino Franco IV e Franco I!), ma anche veemenza e colpi ben assestati (il testo di Il suonatore, per esempio). Nessuna melensaggine, non è quella l’intenzione, solo voglia di colpire al cuore, al suo centro. E di regalare ottimismo, come testimoniato dalla briosa Devi volerti bene.
La Banda Venturi smista una forma canzone legata alla tradizione: loro stessi si definiscono “diversamente giovani”, e forse questo disco rappresenta la colonna sonora della loro stessa vita, una vita non sempre facile. Un album che sta per abbracciare un’altra dimensione: L’amore ai tempi della lira diventerà uno spettacolo teatrale con l'aiuto dell’attrice (e molte altre cose) Maria Giulia Corni, in arte Marie Piaffette, che si calerà nella parte di una musa. Si parte il 13 aprile al teatro Binario di Cotignola, nei pressi di Ravenna. Musica e palcoscenico, binomio perfetto.
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La recensione L'amore al tempo della lira di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-29 20:53:00
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