Un prodotto ideale per chi si è stancato del rock 'n' roll, oppure ha voglia di inoltrarsi in terreni ancora da esplorare.
A quanto sembra, e da quanto si sente, nella nostra nazione c'è una buona dose di gruppi che si lanciano nell'avventura dei pezzi strumentali, quasi a testimoniare che se esiste (?) il 'post-rock', anche noi della penisola italica possiamo vantare qualche realtà emergente. Stavolta sono gli Anatrafobia (che buffo nome!), provenienti dalla provincia torinese, a lanciarsi nell'esperimento, proponendo oltre 40' di musica "che unisce scrittura ed improvvisazione guardando al rock rumorista, al jazz degli anni '70, alla musica materica contemporanea". Le parole del terzetto sintetizzano al meglio il contenuto del cd; si tratta di 8 pezzi, tra i quali figura una cover dei Tortoise ("Along the banks of river"), giocati sull'incrocio delle ritmiche, costruite dal basso e dalla batteria, con il sax distorto di Alessandero Cartolari. Il risultato, all'insegna della pura sperimentazione, è qualcosa di veramente particolare: dissonanze sonore e distorsioni che ci allontanano dal classico concetto di 'melodia' ("Unaria"), per poi partorire incredibili soluzioni, a volte troppo estremiste ("Neumi in campo aperto"). Un prodotto ideale per chi si è stancato del rock 'n' roll, oppure ha voglia di inoltrarsi in terreni ancora da esplorare.
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La recensione Frammenti di Durata di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-01-09 00:00:00
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