Raffinatezza e passione: il jazz-pop magico di Adriano Spirito.
It’s Plumber, il nuovo brano strumentale di Adriano Spirito ha un’anima che odora di vinile e pellicola sgranata, di luci soffuse e ombre lunghe su un pavimento di parquet consunto. Il sax, protagonista indiscusso, si leva come un fumo denso in un club anni ’80, avvolgendo l’ascoltatore in un’atmosfera che oscilla tra il jazz raffinato e l’audacia della funk-disco di quell’epoca dorata.
Il pezzo sembra quasi un’evocazione, una seduta spiritica in cui prendono vita gli spiriti di una musica tanto celebrata quanto a tratti dimenticata. La chitarra intesse il suo groove con una costanza ipnotica, il basso martella un riff ostinato, e la batteria, metronomica e sensuale, scandisce il tempo con la precisione di un orologio analogico.
Ma è il sax a fare la magia: il suo lamento dorato e voluttuoso non si limita a impreziosire la melodia, la possiede. Sinuoso, spavaldo, a tratti sfrontato, sembra interrogarsi sull’eterno dilemma: se il sax suona, siamo nel jazz o nel territorio del proibito? Forse entrambi, perché It’s Plumber è una danza sul filo della tensione, un gioco di equilibri tra la stabilità ritmica e i momenti di distensione, un soffio di seduzione che si esaurisce lasciando dietro di sé l’eco di un’epoca indimenticabile.
Adriano Spirito, con questo brano, dimostra una consapevolezza stilistica che va oltre il semplice omaggio. È un interprete di una memoria sonora che pulsa ancora viva, capace di trasformare un’atmosfera in una storia.
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La recensione It's Plumber di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-04 08:23:02
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