NeoprimitiviOrgia mistero2025 - Rock, Progressive, Jazz

Disco della settimanaOrgia misteroprecedente

Orgia mistero è un debutto fulminante, concepito come un lp degli anni '70, ma catapultato fuori dalla storia dalla furia sperimentale dei Neoprimitivi. "Krautpostpunksapler" allo stato puro

Un Lato A composto da un solo pezzo, di venti e passa minuti, che rappresenta una cavalcata eroica, in tutti i sensi; un lato B frammentato in tre tracce che sembrano come una decompressione dopo tutto quello che già si è sentito. I Neoprimitivi fanno le cose strane, o meglio le fanno inusuali per il mercato discografico italiano odierno. E non è solo una questione di prendersi i propri tempi nello sviluppo della propria musica. Nel loro disco d'esordio, Orgia mistero, convivono delle posture, delle metodologie, degli approcci che rimandano ad un tempo lontano senza alcun tipo di nostalgia. Perché Orgia mistero è più che altro un viaggio, in capitoli, che cerca di toccare ciò che di più fertile fuoriesce dalle mani -e dalla testa - di sei creativi in uno stato di ispirazione fuori dal normale.

Il tempo dilatato è quello del prog, omaggiato in più forme dai Neoprimitivi, a partire dal titolo del terzo brano,La teiera nera, chiaro riferimento a Flying Teapot dei Gong. Ma non si tratta solo di un omaggio formale, perché nel testo si sente cantare "Quattro gnomi nella loro tana/Preparando un tè avvelenato": sono ancora i Gong ad essere presi in causa, con la loro Radio Gnome Invisible. Del gruppo di Daevid Allen c'è l'evocazione di figure mitologiche - senza però lo sviluppo di un arco narrativo completo - oltre ad un approccio misterioso nell'arrangiamento fatto di riff scoppiettanti e cori asciuttissimi.

Ma la vera perla di Orgia mistero èSul globo d'argento, progetto monumentale che ha già visto la luce a novembre, che ricorda, per le dimensioni e per l'epica che trasmette, l'omonimo film di Andrzej Zulawski. Dopo l'intro che parla di una musica primitiva di cui non si conoscono le ragioni, ecco cominciare un ipotetico flashback musicale. Il ritmo aumenta, le chitarre ricalcano alla lettera Roadrunner di Jonathan Richman e i suoi Modern Lovers, al suono di "Radio on", e alla ricerca di uno scienziato che possa far atterrare l'astronave dei Neoprimitivi su un pianeta ospitale. 

In Sul globo d'argento si riassume tutta l'inventiva fuori controllo - e fuori dalla storia - dei Neoprimitivi, si assapora in momenti diversi il senso della definizione di "krautpostpunksampler", il nome quasi parodistico che hanno deciso di dare al loro genere. Uscendo dai giochi di etichetta, quello che emerge in questi 21 minuti è una corsa folle allo sperimentalismo - inteso come mescolamento e non come invenzione - condito da parentesi psichedeliche, rumori più o meno definiti, e momenti di primordialità punk che ricordano i deliri dei migliori Velvet Underground.

Orgia mistero è un debutto fulminante, e non solo per la sua natura di provocazione, anche involontaria, nei confronti del mondo ossessivo e insensato delle playlist editoriali e dei comunicati stampa prodotti con l'AI. Quello dei Neoprimitivi non è un revival di alcun tipo, ma molto più semplicemente è un cammino, fatto di tappe sonore, che si alternano per intensità, e che si conclude con quella che dal punto di vista ideologico è la definitiva follia. Naturlich dura dieci minuti, è un non-brano, o meglio un accompagnamento, naturale appunto, verso la fine, verso la porta d'uscita di un grandissimo disco. Tutto il suono si è disgregato, rimangono dei sussulti lattiginosi, quasi ambient, guidati da un giro di basso ipnotico, che detta la strada verso la nuova meta di un cosmo che sta nascendo.

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La recensione Orgia mistero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-28 09:48:00

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