Julie's Haircut
I wanna be a pop rock star! (ep) 2000 - Lo-Fi, Rock, Psichedelia

I wanna be a pop rock star! (ep)

Torna in pista una delle formazioni che qui a Rockit preferiamo: i Julie’s Haircut da Sassuolo, ovvero la band che sta portando una ventata di freschezza nel rock ‘made in Italy’. Sì, perché alla faccia di tutti coloro che ce la menano con questa storia della lingua italiana, questi 4 mascalzoni vanno controcorrente e sono capaci di tirare fuori, a distanza di neanche 8 mesi dallo strabiliante “Fever in the funk house”, altre 6 grandi, grandissime canzoni cantate in inglese (ecchisenefrega!).

Se fra di voi c’è qualcuno che ha avuto occasione di vedere i ragazzi dal vivo, saprà bene che alla fine nessuno dei 6 episodi è completamente inedito, siccome nella cornice dei live i quattro hanno già proposto la title-track e altri pezzi presenti nell’ep. Ma stavolta ritrovare su cd una canzone come I wanna be a pop rock star! è una vera goduria: meno di 3’ in cui i Julie’s sintetizzano la lezione del migliore rock ‘n’ roll, strizzando l’occhio al punk targato decisamente ‘Ramones’. E se pensate che il brano non avrebbe mai dovuto incontrare i solchi di un cd, non possiamo, a questo punto, che gridare al miracolo.

E ai nostri profeti del funk sarebbe bastata questa traccia per rendere impedibile l’ep; invece, riprendendo in mano idee e registrazioni relative alle sessions del primo disco, portano alla luce Killer in the sun e People at Sony: nella prima è possibile che i Pavement (guarda caso!) abbiano suonato qualche chitarra, mentre nella seconda sembra di sentire John Lennon, impegnato in qualche session acustica, che si converte al lo-fi (per davvero!).

I restanti 3 episodi sono ‘recuperi’ di canzoni che videro la luce nel lontano 1996 sul demo “Sexpower”, lavoro ormai introvabile, che fece conoscere al ‘piccolo’ pubblico - nonché al sottoscritto - 13 perle (più una cover/ghost-track di Cut your hair) dell’indie-rock. In questa occasione la band rimette mano ai brani e li riarrangia egregiamente senza sfigurarli rispetto alla versione originale, dove suonavano certamente più crudi, essendo meno elaborati a livello sonoro.

Per quanto riguarda le liriche non aspettatevi altro che i soliti Julie’s Haircut, tanto ironici e surreali, quanto pungenti e intelligenti. Adesso aspettiamo solo una tournée negli States - e sullo stesso aereo facciamo tornare a casa, a calci nel culo (!!!), i Blink 182!

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.