Il demone sussurra: "Falli fuori" è un invito ad abbattere, un colpo alla volta, determinate sovrastrutture sociali che distorcono il presente
Prende forma, nel corso dell'attuale anno, il nuovo capitolo discografico di Livrea: il suo ritorno è scandito dalla pubblicazione di singoli con vista su secondo disco. La più recente release è "Falli fuori", licenziata da Zona Neutrale/talentoliquido per la distribuzione Believe.
Maschera di gatto sull'artwork, produzione affidata a Duck Chagall e 3 minuti scarsi di progressioni sonore fra tribalismi, echi di funk e tessuti urban notturni, a metà fra velluto e suggestioni enigmatiche; più che scriverne, è significativo prestare timpani e attenzione a un brano che si rivela a tratti furente, pieno di energia ed empowerment personale, lasciandosi trascinare da quel demone interiore che vuole trovare libero spazio per infliggere duri colpi ai mali del presente e della società. In tale contesto, la voce di LIVREA è disinvolta interpreta che anima un flusso pieno di vitalità e voglia di muovere il culo, perché la musica è anche esercizio cinetico e resta impossibile fermarsi a contemplare uno slancio così dinamico e pieno di energia.
La sensazione è che l'artista veneta stia compiendo, un passo alla volta, il percorso che porterà a disvelare nuovi versanti del suo registro espressivo e, di conseguenza, della sua personalità. Cresce l'interesse in vista dell'elaborato complessivo, certi che la nostra fiducia risulterà ben riposta.
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La recensione Falli fuori di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-24 10:53:00
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