Da Pordenone un fantasioso quintetto che mescola attitudine garage, tastierine pop, bassi scattanti new wave, qualche base programmata disco-punk e una tromba western. Colpisce su tutto il songwriting delle canzoni, preciso e assolutamente naturale: si respirano qua e là gelide inflessioni Devo nel cantato, psicosi pop stile Fall nel gioco delle ripetizioni e gustose pennate surf.
"Me & Henry" si arrovella su un ritornello storto sviscerato mollemente, "Dr#gs" e "You Suck" saltellano tra sfuriate post-punk e automatismi funk in levare, "Attack of KW&TC" è un jazz mutante tra oscuri echi dub e chitarre urticanti mentre l'eccezionale "Garage" distilla in cassa dritta bolle acid-house, oscuri riverberi noir ed una coda tagliata dalle lame del feedback.
Tra le note scopriamo che il cantante ha curato la produzione elettronica dell'ultimo Miss Xox: e in effetti si respira per tutto l'album un'aria sperimentale molto "Champagne Supernova" (vedi alla voce Enrico Ruggeri), con suoni e umori '80 aggiornati all'azzeramento emotivo dei fantastici Anni 2000. Un gruppo da tenere d'occhio, visto che lassù a Berlino li hanno già fatti suonare in giro mentre a Pordenone, i vigili, li hanno tirati giù a forza dal tetto dove si stavano esibendo.
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La recensione Kid Weird & The Combos di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-05-23 00:00:00
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