Oh, finalmente un modo diverso di inserirsi nel "nu". Fin dalle prime note i Convergence spingono di brutto sulla personalità. Non è sicuramente sulla pesantezza che puntano; le composizioni sono variegate e si spostano con sapienza ed agilità da arpeggi melodici a groove devastanti di chitarre ipersature, il tutto condito con momenti di elettronica che occhieggiano qua e la ("Silent" si muove su territori Techno-EBM).
Uno dei maggiori pregi della band sta nella capacità di creare atmosfere acustiche vincenti, profonde e coinvogenti che esplorano terreni diversi, spostandosi anche indietro verso un certo tipo di ballate metal classico ("Vanished Memories" ne è un ottimo esempio). La conseguenza è un'esplosione in suggestivi chorus accattivanti.
Non si pongono limiti e forse per questo la spuntano anche quando aleggia lo spirito di altri gruppi più famosi, che non vale la pena di nominare perché sommersi dal vincente carisma dei Convergence.
Un disco che trascende i generi che si può amare anche se del nu metal non si è interessati. Ottimo impegno da una band meritevole al 100%.
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La recensione Points of View di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-05-29 00:00:00
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