E prima c’erano gli OTR, le amiche Pine, trasmissioni radiofoniche, una certa vaga di idea di successo prossimo venturo. E prima c’erano la Sede a Varese, una comunità hip-hop in fermento e crescita, dividersi tra jam e riflettori. E prima c’era un amore? Già, anche quello. Prima ci sono stati 2 dischi, l’ultimo dal titolo spettacolare di “Piovono angeli” (1998). E Adesso? Cos’è rimasto di quei tempi là? Cosa c’è di nuovo in questo Cora , terza fatica discografica della signora dell’hiphop milanese?
Gli angeli, prima e sopra tutto il resto. Loro sono rimasti, e hanno le sembianze e soprattutto la voce di Giuliano THE KING Palma e Patrick Benfei, cioè The Soul Kingdom, costola dei furono (?) Casino Royale. Roba da brividi lungo la schiena, voci che tagliano l’anima, capaci di trasformare ogni canzone in un intervento a cuore aperto. Sentitevi il trittico Come ti senti? , Tu sei cosa mia e Non dimentico più … E poi versate pure tutte le vostre lacrime. Fazzoletti di seta alla mano. La premiata ditta Pina+Soul Kingdom ha completamente prodotto e realizzato questo disco, dalle basi ai suoni al cantato, il risultato è sciccoso, pregevole pure per la sua estrema coerenza. Parte la prima traccia Dammi ancora (dedicata all’amata Cora, cioè il cane della Pina) e fino all’ultima Pronte a tutto (“chi si accontenta gode, ma non si muove di una spanna”) il disco suona la stessa atmosfera, lo stesso sound, lo stesso feeling: un giro di perle sotto un boa di piume di struzzo bagnato di malinconia. Non solo. Si incattivisce e graffia, l’astio antipettegolezzo di Cin Cin , garantito un tot. quando brucia sulla propria pelle, veleno da vipere restituito nei brindisi vuoti di un aperitivo e soprattutto in Io ci sarò , in cui la Pina rima a tappeto contro tutto e tutti. E quindi. A tirare le somme. Melodia e tecnica, intelligenza e femminilità.
Se l’hip hop con la rima in italiano fatica non poco a fare breccia nelle orecchie degli ascoltatori, prodotti come questo hanno quantomeno le carte in regola x avvicinarci quanta più gente possibile.
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La recensione Cora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-05-21 00:00:00
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