Non ci sono molte novità: i Persiana vivono di certezze, con la consueta struttura dualistica strofa/ritornello, melodia/incisività, ska/hardcore.
Una voce soul introduce il nuovo lavoro dei Persiana Jones, l’ennesimo della band piemontese dopo quasi vent’anni di ep, singoli, album, compilation, ma soprattutto di concerti (hanno toccato quota 1.000 proprio quest’anno). Poi attacca la musica: ritmo in levare, lo ska imbevuto nell’hardcore, e quindi accelerazioni skacore, per un inno alla positività della song d’apertura: “Quando meno te lo aspetti la tua vita può cambiare, quando hai perso le speranze la tua via cambia”. Fanno sempre bene parole così incoraggianti, soprattutto se sospinte da refrain corali, chitarre corrosive, fiati attenti a correre veloci tra un riff e l’altro, basso punk e batteria che sorregge i vari cambi di ritmo.
Non ci sono molte novità, in questo nuovo prodotto dei fratelli Carruozzo e resto della combriccola di Rivarolo: i Persiana vivono di certezze, con la consueta struttura dualistica strofa/ritornello, melodia/incisività, ska/hardcore. Certezze che premiano evidentemente i Persiana, altrimenti non sarebbero ancora qui da due decenni. Il disco dà la carica e fa venire voglia di correre sotto il palco durante un loro concerto e farsi travolgere da musica e pogo. “Just for fun”, solo per divertimento, come annunciano dal titolo. Che è oltretutto un omaggio alla prima etichetta discografica che ha creduto in loro a cavallo tra anni ’80 e ’90. Alla festa partecipano una lunga serie di ospiti, tra i quali spiccano Bunna (voce degli Africa Unite) in “Hooked on a feeling”, cover del brano di Mark James e Tony Mancino in “Mai”. Una festa senza limiti, di quelle come se ne fanno in età adolescenziale, con l’atteggiamento spregiudicato e monello del ragazzino ritratto sulla copertina del cd.
---
La recensione Just For Fun di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-18 00:00:00
COMMENTI