Due bassi storti dialogano ronzando, la batteria sorregge ora una voce maschile filtrata e robotica, ora una femminile sanguigna e sensualmente depressa. Attitudine no wave e slancio noise rock, come i Fugazi alle prese con le indiavolate trame di James Chance: e ogni tanto spunta un bel sax delirante, a confermare quello sguardo sbieco, e leggermente fuori fuoco, da scantinato newyorchese.
Canzoni nevrotiche quindi, che si agitano nell'oscuro ventre degli Anni '80-'90 e che sanciscono le qualità del gruppo di Laura Sghedoni: "I'm Ready" e "And The Winner Is" sono le bombe da far esplodere, con il giusto mix di frenesia e piglio pop. Ma, oltre alla tensione ritmica sapientemente giostrata, nel finale il cd regala dell'altro: l'immobile tossicità di "Brilliant", la fluttuante ossessività di "Spring Second Day" e la lenta ma inesorabile stratificazione di "I Don't Remember Anymore But I Started To Float", tre pezzi lenti accompagnati da tenui e centrati arrangiamenti di piano, che riportano alla mente certi mood persi e riflessivi dei Velvet Underground.
Con il tempo pare che gli M? stiano affilando le proprie lame: la strada che percorrono è già battuta, i suoni li conosciamo, ma è senz'altro vero che quest'album è un passo avanti verso uno stile più personale. Occhio ai loro concerti.
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La recensione Absolutely Pizza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-10-03 00:00:00
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