Furlan Shop Orchestra
Storie Venete 2000 - Folk

Storie Venete

La copertina suggerisce improbabili invasioni in Laguna di mostri e astronavi fantascientifiche… il territorio in cui si muove questo cd della Furlan Shop Orchestra è quello delle Storie Venete, in cui lo stesso Furlan si avvale della collaborazione di Andrea Zanzotto, Skardy, Marco Paolini e Mauro Corona; il tutto liberamente tratto da "Il Milione" e dal "Bestiario Veneto" dello stesso Paolini. Fin qui, per dirvi solo dell’esterno, delle "premesse di copertina" di un cd che nasce come semplice trasposizione audio di uno spettacolo teatrale, ma che ambisce anche a viver di vita propria.

L’interno è un susseguirsi di generi musicali suonati con gran maestria, un pot pourri di… Storie Venete, appunto, ma colorite coi più diversi stili. Su un totale di 12 brani, la metà è parlata o cantata, rigorosamente nel veneto dialetto, per un totale di quasi tre quarti d’ora. Volete assaggiare il minestrone? Eccovelo servito: Mistura fina 1966 è densa di jazz, con sax e hammond a farla da padroni, e ci porta alla Musica per Camaleonti col suo quartetto d’archi e coi flauti, già dal titolo simbolica della difficoltà immane che incontro per appoggiarmi ad un genere musicale e descriverla, sinchè si arriva a E po’ muci, visionario pezzo narrato da Zanzotto in un veneto che – suppongo- si situi da qualche parte nel vicentino e che al sottoscritto piace ben poco. Molto meglio Il Grillo elettrico, blues strabico suonato in Sicilia (vedi l’uso divertente dello scacciapensieri) e la seguente Maistral d’Istae, che inizia con coretti femminili da easy listening anni ’70 salvo poi tramutarsi in una splendida song marchiata a fuoco dalla fisarmonica e dalla poesia di Biagio Marin.

Vi annoio? Non è finita: aspettate Biglie Bowling e Slot Machine, inquietante pseudo-ska ideale per marachelle notturne, la bossa nova de I Crompa la Casa e la divertita salsa de La Frontiera del porc, storia di una volta, elogio al maiale cresciuto in cortile e successiva macellazione via baionetta, ma i salami son salami...

Spassosa Furlan Shop Orchestra, non sa (e credo nemmeno voglia) focalizzare le idee su un singolo genere, e difatti – in chiusura di recensione ma a metà cd - eccoci alla chicca: la lezione di voga di sua Eccellenza l’Immenso Skardy, che vale da sola l’acquisto di questa sequela di stramberie talmente varia da ubriacare. D’altronde, questa "l’è tera de vin bon"...

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.