Primo demo per gli Ancient Poetry, un'altro dei pochi gruppi italiani formati da soli due componenti; gia' dal primo ascolto si capisce che abbiano necessariamente dovuto compiere un lavoro di tutto rispetto per giungere alla ideazione e produzione di questo progetto cosi' ambizioso; specialmente Federico che e' l'ideatore di tutte le parti strumentali e anche dei testi; questo pero' gli ha anche maggiormente consentito di studiare il modo piu' consono per combinare i vari strumenti musicali con le due voci (black e melodica) e per amalgamare il tutto in perfetta sintonia.
La registrazione, avvenuta ai Malibu' studio di Milano con l'apporto di Christian Gandoni (gia' noto per aver lavorato con i Crown of Autumns), e' ottima, senza alcuna sbavatura.
Gli Ancient Poetry propongono una musica riflessiva, basata su melodie celtiche e medievali, mischiate a spunti di black metal, di quello lento e d'atmosfera.
Le parti strumentali occupano una parte considerevole dell'intero demo e forniscono l'ambientazione prettamente sognante e allo stesso tempo melanconica, un clima di incertezza e di illusione; sembrano proprio avere la capacita' di incantare, di provocare intense emozioni e di lasciare l'ascoltatore in balia dei piu' profondi sentimenti ancestrali, prendendolo per mano attraverso vane fantasie e turbamenti dell'anima ispirati alla poesia romantica della fine del diciottesimo secolo.
Infatti i testi che si sovrappongono integrandosi con la musica riprendono temi cari alla poetica di autori noti per i loro sentimenti tristemente romantici, come Shelley, Keats... e li rielaborano con l'aggiunta di esperienze introspettive personali dell'autore.
Unica pecca il fatto che i testi, visto che sono vere e proprie poesie e che per questo motivo rivestono grande importanza nel disco, sarebbe stato meglio includerli nella confezione del demo per poterli leggere e interpretare durante l'ascolto.
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La recensione Promo 97 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-01-18 00:00:00
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