E’ curioso come oggi si resti sorpresi da un disco così italiano come quello de I Cosi. Sarà che la memoria storica talvolta spaventa e si preferisce prendere a spallate muri immaginari quando la soluzione è a portata di mano. Così, senza cercare nuove rivoluzioni altrove, questi tre milanesi sembrano improvvisamente catapultarsi ai giorni nostri dal passato di una Milano ancora immersa nel beat sound degli anni sessanta e nella canzone d’autore melodica. Li avevamo celebrati quando ancora non avevano nemmeno un demo, ora finalmente sembrano avviati a tracciare una carriera che può riservare grandi soddisfazioni e lasciare qualche pagina importante.
Musica per tutti. Niente stranezze, niente esperimenti. Perché I Cosi ammirano Bindi e Battisti, Tenco e Celentano, I Corvi ed I Camaleonti. E’ da lì che arrivano le loro canzoni, portandosi dietro i cromosomi della migliore tradizione nazionalpopolare. I Cosi ci ricordano che la musica italiana è nata con lo sguardo rivolto alle belle canzoni e che talvolta il presente della Musica si può trovare in chi ne aveva già descritto il futuro.
“Accadrà” è il loro esordio discografico dopo molti anni spesi ad entusiasmare i piccoli palchi di quella ipotetica scena milanese mai aggregata al movimento indie. Tre musicisti magnifici capaci di liberare grandi canzoni d’autore 100% italiane. Un disco costruito con un romanticismo semplice, sospeso tra chitarre elettroacustiche e grandi armonie vocali. L’Italia del San Remo che fu, con quella voglia di cantare a tutta voce come si faceva una volta. Nessuna traccia di innovazione, ma nessun fastidioso sapore di revival. Qui c’è personalità, c’è carisma. Una sensibilità per sentimenti fuori moda, ma probabilmente senza tempo.
Purtroppo “Accadrà” non è il capolavoro che da queste parti speravamo e sulla lunga distanza l’intensità del disco si diluisce lasciando spazi vuoti e qualche rimpianto. Restiamo comunque grandi ammiratori de I Cosi. C’è bisogno di loro. E se nel raggio di mille chilometri c’è un loro concerto, fate di tutto per andarci.
---
La recensione Accadrà di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-21 00:00:00
COMMENTI (12)
Sarò controcorrente. Il disco l'ho comprato quando è uscito e me ne sono innamorato subito e ancora adesso (ad esempio in questo momento), a distanza di anni, lo riascolto molto volentieri. Mi è rimasto.
io li ho visti la sera di Natale alle SCimmie di MIlano ....avevo alcuni pregiudizi quando li ho sentiti sul pc...ma dal vivo sono un'altra cosa...ho parlato anche con il bassista nel bagno del locale...sono anche molto simpatici...e poi ci voleva un gruppo che facesse resuscitare la vera canzone made in italy invece di scopiazzzare sempre da quegli ignoranti degli americani
Il cd può piacere o no, de gustibus...Però non puoi definirlo moscio. scusa ma canzoni come 'Domani', 'Non ci sei', 'Sulle spalle...'...sono mosce?!
dal vivo hanno il loro perché, ma il disco a me sembra decisamente moscio, conn una produzione poco frizzante rispetto al live...
Sono d'accordo! dal vivo sono grandiosi, e molto coinvolgenti. Sentire "Domani" dal vivo ti fa stare bene...
visti l'altroieri, dal vivo spettacolari.
"storia d'amore" di Celentano rifatta è grandiosa.
in effetti non mi sembra affatto che la recensione dica che sia un bel disco ma che siano una bella band come in effetti sono
dal vivo sono strepitosi una delle band migliori viste negli ultimi anni
poi leggo "hanno trovato una buona forma per fare un prodotto vendibile e facilmente commercializzabile" quando questo progetto gira da anni senza alcuna pretesa di fare nemmeno un demo ma solo di suonare
fossero usciti per una indipendente sicuro avremmo gridato al miracolo
viva i cosi
Concordo e quoto disanima. Aggiungo: musicisti discreti, navigati che venderanno un prodottino ben confezionato che non riusciranno ad imporsi sul mercato nazionale per sovrapposizione di gruppi con target pressochè uguale ed ipersfruttato. Cmq onesti più della recensione. Solita nota dolens.
Se devo dire che è un bel disco, faccio una grossa fatica.
Piuttosto la metterei così:
musicisti esperti legati ad una major hanno trovato una buona forma per fare un prodotto vendibile e facilmente commercializzabile. A dimostrazione di questo vedere il nome.
Personalmente la rece l'ho trovata un assolutamente eccessiva, ma sono opinioni...
"mondo sogna", "la neve a Milano" e "rosa" sono dei pezzi della madonna.
Suonano stasera al musicdrome.