Il risveglio di Moltheni è in una bolla gialla e arancione, venature tramonto. Dopo il passaggio acustico di “Toilette memoria”, questo EP continua sulla medesima strada, portando avanti una sorta di estrema ricerca minimale. I sei pezzi sono infatti la conferma della volontà di Moltheni di spogliare totalmente la propria musica, scarnificandola e riducendola ai minimi termini. Tutto ruota intorno a chitarra acustica e voce, in un contesto rarefatto in cui galleggiano testi al solito incisivi ed evocativi.
Ogni elemento è subordinato alla resa finale complessiva, condotto per mano e frenato con cura certosina. Questa dedizione porta il disco ad avere lo stesso effetto della propria copertina: un senso di tranquillità che viene ostacolato da un’impressione di non veridicità di toni e colori. È l’unico dubbio che sorge dall’ascolto di “Io non sono come te”: a tratti la coerenza di fondo rischia di fagocitare ogni cosa, come se tutto si opacizzasse e più importante del contenuto diventasse la bolla stessa. Si arriva così al paradosso di un disco caldissimo capace di diventare freddo in un istante. Sensazione reale, ma percepibile solo se si cerca una razionalizzazione forse eccessiva. In caso contrario, si prova solo un gran piacere a lasciarsi inglobare dai venti minuti di flusso omogeneo.
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La recensione Io non sono come te di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-16 00:00:00
COMMENTI (5)
All'ultimo concerto aveva tutti i cd con se vicino la solita Bajour vintage. L'ultimo disco mi e' piaciuto molto quanto mi ha annoiato il live. Preferisco i suoi live acustici. Pero' i musicisti che l'accompagnano sono veramente molto bravi e affiatati.
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il disco migliore per il momento rimane splendore terrore. capolavoro.
io non sono come te ha un paio di momenti eccellenti.
i segreti del corallo è un buon disco che credo valga la pena di sentire live. mercoledi vado al concerto.
vita rubina è un pezzo bellissimo, a mio gusto il migliore dell'album.
qualcuno sa dove posso recuperare Fiducia nel nulla migliore? E' l'unico che mi manca in originale e mi dispiace l'idea di averlo solo masterizzato. grazie.
ha parlato il Bertoncelli di turno...
(Messaggio editato da ro il 23/10/2008 13:14:29)
"un senso di tranquillità che viene ostacolato da un'impressione di non veridicità di toni e colori."
...che é un po' la personalità di Moltheni... :)