Mi ritrovo tra le mani questo cd, in fin dei conti un ep, vista la sua durata totale: poco più di 20’ di pop-rock gradevole ma che scivola via dopo i primi due ascolti. Nel complesso i suoni rendono bene: belle le chitarre e buoni gli arrangiamenti, ma purtroppo la struttura delle canzoni è perfetta solo dal punto di vista tecnico, perché se è vero che in campo rock è stato scritto tutto, i 4 marchigiani non si impegnano minimamente a trovare qualche spunto originale per elevarsi dalla media.
Scorrono così ‘senza infamia e senza lode’ tracce come Nascerà, o Anima, debitrici di riff e melodie tipiche di artisti come Biagio Antonacci, non tanto per la somiglianza, ma per certa attitudine a comporre musica sospesa tra il rock e il piano-bar. Forse la finale Trequarti ha qualche spunto interessante (bella la chitarra acustica che ricama), ma ci pensano poi i testi di Paolo Clementi a stropicciare il pezzo, o meglio, i pezzi.
I Grace non avranno di certo la consacrazione sulle pagine di Rockit, ma se un giorno riuscissero a solcare il palco del teatro Ariston potrebbero fare 13.
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La recensione Grace di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-06-19 00:00:00
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