Hanno creato il disco che vi illuminerà l’arco vitale. Quello che quando l’altro giorno eravate su Emule o con gli occhi poggiati sugli scaffali della Fnac non avete trovato. Il quarto album (tolta la primissima autoproduzione) di ‘sti Uochi Toki è fighissimo. E’il più alto esempio di avanguardismo dialogico che tende alla nuova frontiera della poesia non-cantata e del rap non-qualunquista. E’ un disco epocale a cui non diamo il PrimaScelta semplicemente perché non abbiamo studiato abbastanza. Mancava giusto lo 0,00001% di sapere biopsichico ed era quasi fatta. Se per un attimo il suono vi sembrerà quello del primo Dizzie Rascal avrete capito tutto. Subito. Al volo. Canzoni non-negre stratosfericamente immaginativo-sociali che superano la superficiale banalità. E’ avant-rap stonato, che va a tempissimo con gli experimental-beat e crea sacrosante riflessioni. E’ un po’ come se il più idrofobo dei Beppe Grillo facesse il cantastorie negli Offlaga Disco Pax. Ma anche di più. E’ come sentire Caparezza che reagisce arrabbiato agli scleri della madre. Questa è musica. E le basi le ballerebbero nei club tanto quanto nelle balere adriatiche. Sono ba-lla-bi-lissime. E soprattutto pia-ce-vo-lissime. Perfette quasi. I suoni sono l’amalgama esatto di cartoons-effects e rullanti electro da video game. Ma soprattutto, come dicono loro, non appartengono ad un ambito e non ascoltano “Ok Computer”. Se Eterea Postbong Band fa il richiamo all’Incredible Bongo Band allora sono dei geni assoluti. Fanno danni sociali nei pezzi e skit teatral-posseduti-dal-diavolo che spezzano il mood spigoloso. E ce li abbiamo qui, in Italia. "La Chiave del 20" è un disco mastodontico. Il seguito di “Laze Biose”, il primo per Wallace Rec., è il doppio più intelligente. Suona neoplatonico. Così pragmaticamente psichedelico che devi avercelo pefforza per incrementare la tua quotidiana irritabilità intramuscolare, pompare i nervi e fracassarlo in centomila piccoli pezzettini nel minor tempo possibile. Perché il quarto album (tolta la primissima autoproduzione) di ‘stì Uochi Toki è ingegnoso per i nerdacchiosi come loro. E’ un tritatutto simpatico-demenziale che suona estremamente/musicalmente/concettualmente non-sense. Cioè è un disco sibillino nel senso di trash-cagata-inutile. Per cui vaffanculo, non è vero niente!
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La recensione La chiave del 20 (w/ Eterea Postbong Band) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-20 00:00:00
COMMENTI (42)
tu sei un genio
figa finalmente qualcuno di sanamente ignorante che non si mette in posa
La rece non si capisce un cazzo, un pò si esalta,un pò si prende in giro. Siccome le altre recensioni in rete non è che mi chiarissero le idee, mi sono comprato l'album (leggi: "scaricato con bit torrent). Il trailer è intrigante e cazzone. La storia è trooooppo simbolica:entrano e fanno caciara un pò combattuti. Io,per colpa dell'università,ho studiato letteratura greca e vi dico che è lo schema narrativo dell'Odissea! Prima di dirlo in giro controllate però,che non si sa mai. Le parti reppate dopo un pò mi stancano,ma quando partono le strumentali mi bagno le mutande. Babek è l'apice! Ragazzi (mi riferisco ai UT e agli EPbB): se farete mai un altro disco insieme,SCRIVETE CHI HA FATTO I SINGOLI PEZZI,perchè ho portato una tipa a vedere i Uochi Toki perchè le piaceva Scle-dance che è un pezzo degli Eterea. Alla fine il concerto le è piaciuto,ma mi è entrata in para!
Beh, il paragone che fai è spassosissimo (vai a Zelig, cacchio! :)) ma esagerato! trailer è un'allegra goliardata: "musicisti che non hanno nulla da perdere"...dai! in perfetto stile Eterea tra l'altro, visto che quelli sono i toni dei loro blog ecc. No, dei pezzi no, perchè lì non c'è voce.
Comunque non è questo il punto.
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La traccia "trailer", che tu hai preso come esempio del cd, in realtà è un intro da mezzo minuto, senza nemmeno il rap dentro... Ergo non è affatto come il resto del CD. Giusto per non dare info errate alla gente...:?
si, ho ascoltato.
Iniziare un disco con "trailer" è come andare in mutande a un talk di lavoro e iniziare con "cari finocchi e puttane..", certamente geniale ma decisamente inadeguato all'ambito.
Magari come sigla di Zelig "trailer" è appropriato.
Basta cercare "Eterea", ma lo sai meglio di me; solo che il sito che c'è linkato là...al momento non esiste.
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si, esatto
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non so se hanno un scheda su Rockit... se ce l'hanno è abbandonata o errata...
comunque me li voglio ascoltare... che con Uochi Toki mi hanno messo curiosità... vedo di rimediare materiale.
Grazie delle faccine...:) E siccome non mi passa un cazzo oggi... accademiadellacrusca.it/faq…
(lo/l'=
C'è la loro scheda anche qui su Rockit, solo che non è stata linkata alla rece... In ogni caso non credo la aggiornino molto spesso. Il loro myspace è myspace.com/eterea ma è più informativo il blog postbong.splinder.com
Gli Eterea fanno poi parte di una cosa chiamata iA che organizza una cosa chiamata DEViANZE della quale parlai con entusiasmo ed ingenua speranza mesi fa proprio su questo forum...e nessuno mi cagò.
si... sono sicuro... GLI Walkie Talkie, GLI White Stripes, GLI One Dimensional Man, GLI uomini. (mettere molte faccine rilassate e sorridenti qui)
...riguardo al tuo intervento... posso dire che mi incuriosisce sta postbong band e vorrei approfondire...
Ah...
Sei sicuro che "GLI walkie talkie" sia giusto? a me suona male... Ché per quanto ti possa importare, i miei interventi sono sempre stati corretti...perché a me della grammatica frega...anche se non fino al punto di ridurre un intervento con vari paragrafi alla correzione - dubbia - di un articolo.
E se stavi giocando potevi almeno mettere un'emoticon, che sennò non lo capisco e ci rimango male...:]
si... in realtà giocavo, che tu puoi dire come ti pare (per quanto la grammatica non sia così una questione del cazzo...)
ma se proprio ci tieni: "GLI walkie talkie" è la forma corretta in italiano...