Un commiato, ecco cos’è “A Dio” dei Calle della Morte. Con tanto di necrologio nascosto dietro la bella copertina.
Progetto nato in occasione del tributo agli Ain Soph dalle menti di Vinz I.H.S.V. e Jonny B (sessione man di Ain Soph, Inner Glory, Der Feuerkreiner, Macelleria Mobile di Mezzanotte l’uno e membro degli Inner Glory l’altro), Calle della Morte è stato inteso come un omaggio decadente a Venezia, musa ispiratrice del duo, ed al convivio, al vino, alla spontaneità. Il nome stesso è stato preso sinistramente da una calle in cui sparivano di morte violenta i nemici della Serenissima.
Vicende alterne hanno accompagnato il duo, criticato da chi non ne ha apprezzato forse l’esecuzione volutamente svogliata, da osteria, spesso stonata. Il breve canto slavo in apertura di questo EP, “Maya”, rende perfettamente l’idea. E quindi, a modo d’epitaffio, i Calle della Morte si dedicano queste canzoni, andandosene con un saluto e chiudendo piano la porta, con un atteggiamento tra l’educazione e lo sberleffo.
Il gioco si sposta sempre lungo un folk decadente, vicino al cantautorato pop, chitarra e voce, andando a sorprendere di volta in volta l’ascoltatore con contaminazioni stilistiche e tematiche, come il giro di basso ed il feeling desertico di “Cartoline dall’inferno” o la spiazzante “Symbolum 77”, nota canzone da chiesa, la cui scelta può avere sin troppe chiavi di lettura. Campioni da film d’epoca a mo’ di contorno.
Alle volte mi sorprendo ancora a canticchiare “Gente di malaffare” o “Venezia”, e probabilmente sarà lo stesso per la già citata “Cartoline dall’inferno” e per la bella “Metà Settembre”. Con buona pace di chi non gradisce.
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La recensione A Dio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-10-15 00:00:00
COMMENTI (1)
Grande Vinz.. Davvero adorabile! =)
E anche la Calle della Morte arriva su RockIt!!!
Aahhh, l'Austria... Aahhh, Venezia.... *_*