Una bambola scomposta dall'aspetto sin troppo umano, canzoni che si vantano della propria misantropia. Odio per una società che si percepisce vana e vuota, misoginia da animale ferito. Rosso e nero. Il tutto con incedere lento e modi melliflui, quasi che i Teatro Satanico, improvvisatisi proprietari di un piccolo cabaret in una vecchia calle veneziana oramai stanca di esistere, avessero scritturato i Mushroom's Patience per musicare le immagini indolenti e lascive di qualche pellicola dalle troppe piume di struzzo. Clientela tesa e disfa, che sprofonda con noia irrancidita nei propri pensieri. La borghesia più meschina che si gingilla con la plebe più disperata.
Di questo e di molto altro si nutre "Romanticismo oltranzista" di Tairy C., in arte AIT!. Istrionico, denso di riferimenti e suggestioni. Personale. Coil, industrial marziale, Macelleria Mobile di Mezzanotte, lounge, persino un tocco di surf music. Una traversata alcolica, annebbiata, fumosa, una delle pieghe più tetre ed inquietanti di Fellini, un cane andaluso privato di energie, condannato a vagare in circoli. Tra dediche piene di astio ed insulti per ciò che di negato si agogna. Prestate orecchio, signore e signori. Merita assolutamente il prezzo del biglietto.
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La recensione Romanticismo Oltranzista di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-26 00:00:00
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