Supponete, dopo una pesante e stressante giornata di lavoro, di rientrare a casa per aver finalmente un po' di sollievo e di tranquillità in compagnia della vostra adorata ed amata ragazza. Al vostro arrivo però la trovate a 90, a prendere pace e tranquillità dal vostro migliore amico… La rabbia incontrollabile comincia a salire… le vostre certezze a cadere… tutto, intorno, comincia vorticosamente a girare. Il colore è rosso fuoco, siete ormai un vulcano in eruzione, le casse del vostro stereo cominciano come per magia a sparare a mille la musica degli H-[STRYCHNINE], potenza sonora allo stato puro, rabbia materiale, la miglior colonna sonora che potevate richiedere. Le coordinate, tanto per capirci, sono Pantera, L.A. Downset, Stuck Mojo… Un pugno in faccia continuo lungo venti minuti!! La vostra mano si arma di mazza da baseball e comincia a radere al suolo qualsiasi cosa capiti a tiro (ragazza e miglior amico compresi... ovviamente!!).
"Go! Go! Go! Go! Mooove, Go! Go! Go! Go! Moove", gli H-[STRYCHNINE] continuano a sparare a mille. Come un martello pneumatico spacca il suolo, il gruppo della No Brain Records di Venezia vi assale, vi sballotta a destra e a sinistra, vi fa saltare su e giù. "Your enemy", "Prison family" (la linea vocale finale è identica a Fucking Hostile dei Pantera), "GO!" (uno di quei ritornelli che ti fa prendere a testate anche una colonna di cemento armato... sugli esiti però non mi assumo responsabilità), "The cause is the system", "Dietro il vetro" (unica traccia in italiano): le tracce scorrono una dietro l'altra senza mai abbassare il tiro. Terminato il cd, sudati, cominciate a raccogliere minuscoli ed irriconoscibili brandelli di un qualcosa che vi appare sempre più familiare. Una voce comincia a chiamarvi in lontananza, sempre più insistente, sempre più forte, sempre più vicina. Aprite gli occhi… era solo un sogno, l'unica realtà: gli H-[STRYCHNINE].
Il cd è registrato benissimo e vale tutte le 15.000.
L'unica sfiga? Essere nati in Italia!! Probabilmente se fossero made in Usa non sarebbero clonatori, bensì clonati ed amati dagli "europei". Comunque tanto di cappello!
PS: Prima di mettere il loro cd nel lettore, lasciate la ragazza o non fate mettere piede in casa al vostro miglior amico.
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La recensione Reach di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-06-24 00:00:00
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