Ritornano i Polvere, duo composto da Xabier Iriondo e Mattia Coletti. Di loro conosciamo già (quasi) tutto e come consiglio vi propongo di dare una rilettura alle passate recensioni di questo e degli altri loro mille progetti, ne troverete - abbondanti - sulle nostre pagine. Il nuovo lavoro è un vinile 10” composto da sei tracce (3 nel lato A e tre nel lato B) della durata totale di 20 minuti. Coprodotto dalla nostrana Wallace Records con la ceca Minorità e la giapponese Town Tone.
Oltre alle loro classiche sonorità d’improvvisazione-folk, i nostri sono sempre più infatuati dall’onda lunga della loro esperienza in terra nipponica (un fortunato tour nel 2006). Quell’esperienza la ritroviamo qui sfociata in “78”, che propone un’interessante commistione con la musica tradizionale giapponese, dove troviamo un campione di una voce femminile, presa da chissà quale disco etnomusicologico, scovato in qualche mercatino dal buon Xabier. Nel resto abbiamo confermata ed ampliata la loro vocazione elettroacustica che, citando i chitarristi d’avanguardia statunitensi e certo materiale della Kranky Records, arriva fino a Jim O’Rourke e ai suoi magnifici Gastr Del Sol. Buon esempio è la coda finale del Cd, che partendo da un drone solitario di chitarra, si trasforma lentamente con l’arrivo d’armonici strati di feedback in un estatico noise lisergico.
Come spesso ci capita con i nostri due veterani, ascoltiamo materiale di buon livello esecutivo e di registrazione. Nonostante l’indubbio inflazionamento delle uscite discografiche a loro nome, è sempre un piacere approcciare un mondo fatto di suoni selvaggi e sconfinati, d’improvvisazione radicale quanto affascinante.
---
La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-08 00:00:00
COMMENTI