Questa compilation di tracce precedentemente già rilasciate in tiratura limitata offre una visione d’insieme del lavoro proposto dai Retina.it durante il periodo 2001 – 2006. Il flashback viene inaugurato da "Tetsub", traccia d’apertura che si presenta più black di quanto ci si aspetterebbe da un gruppo che ha fatto del minimal il proprio campo da gioco: una base basso e suoni percussivi funk stralunata, fondamenta per architetture costruite da microsamples vocali, droni discreti e suoni tipo microfono panoramico in una voliera.
L’abstract hip hop viene messo da parte in “Comunicazione postmoderna”, traccia minimal house ritmicamente decontestualizzata data la cassa sul battere dei quarti che per lo meno serve a ricordare che il duo ha anche passato gli anni ’90, IDM compresa.
La prima pausa dal beat compare brevemente con la quarta traccia “Uranio”, la cui introduzione lascia pensare ad un’incursione ambient nei suoni riverberati: impressione che viene smentita poco in là da una ritmica terrena e salda, filo conduttore di tutto il lavoro e completamente assente solo nelle atmosfere algide di “Oiu”.
E’ difficile recensire un album come questo senza citare i soliti grandi nomi della IDM, quei progetti che hanno fatto del suono di sintesi il proprio campo di ricerca. Evito però, per non fare paragoni inutili che sminuirebbero la serietà di uno dei gruppi più interessanti del panorama elettronico italiano.
In sintesi, un ottimo lavoro saldamente ancorato all’etica isolazionista precedente ai più recenti lavori IDM virati popular come “Radical Connector” dei Mouse on Mars o “Multiply” di Jamie Lidell per intenderci. Quell’etica che non riesce a concedersi neppure a mezza frase cantata o ad una linea melodica fischiettabile. Ma del resto è il bello della IDM, no?
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.