Siamo in enorme ritardo nel recensire questo cd, che non è rimasto a marcire sulla nostra scrivania tutto questo tempo, ma anzi ha girato nel lettore più di molti altri lavori senza dubbio insufficienti. Il problema è che spesso il ‘tempo è tiranno’, sicché molte proposte non vengono subito recensite e “Raccolti” dei Pulsar è stato uno degli album a farne le spese.
Ci auguriamo che pur con tutto il ritardo accumulato, vogliate comunque avvicinarvi a questo lavoro piacevolissimo, ricco di belle sonorità melodiche che si confondono con i ritmi di certo indie-rock alternativo americano. Potrà sembrarvi strano, ma se provate a mettere insieme le sfumature di Dinosaur Jr., Lemonheads e Replacements potreste intuire un minimo della cifra stilistica che contraddistingue il terzetto romagnolo. Sì, perché se l’iniziale Scende scende ricalca alcuni schemi cari a J Mascis, negli altri episodi sembra già emergere più chiaramente il carattere personale delle composizioni (L’avventura, Quello che non esiste).
D‘altronde questo disco presenta delle vere e proprie novità solo per quanto riguarda le prime 3 tracce, siccome i rimanenti 4 pezzi erano presenti su “Riaccendi i colori”, singolo d’esordio che aveva fatto gridare al miracolo, almeno il sottoscritto, per la perfetta canzone che dava il nome al lavoro risalente alla primavera del ’98. Quindi questa è un’occasione in più (da non perdere!) per recuperare anche ciò che ora avreste difficoltà a reperire nei negozi nella versione originale - senza dimenticare l'aggiunta della ghost-track di Y.M.C.A. (storico hit dei Village People), qui rivisitata in chiave rock ma abbastanza attinente all’originale.
“Raccolti” merita di essere premiato col ‘primascelta’, nella speranza che il titolo assegnato incoraggi la band a sfornare un grande lp che li possa consacrare al grande pubblico.
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La recensione Raccolti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-06-29 00:00:00
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