Nobraino, ovvero stupido. Bifolco. E squisitamente ridente. Niente epifanie intellettuali, ma un piacevole e benfatto primo album che vede Kruger&Co. come protagonisti. Una voce calda a tratti teatralizzata, tra l'euforia popolare di Bandabardò e ottimo rock come Litfiba. Di sfacciata cantautorale, con un'aria di ultimo bel giorno dell'anno, e melodie di gigolò autoironico, uno stile consolidato, tanto di festa quanto di supponente beffa, prolungamento di molta tradizione della canzone italiana, con ritmi irresistibili che rasentano valzer tanghi e tarantelle. Nella leggenda dei miti di Fred Buscaglione e un’inflessione swing-guantato alla Paolo Conte, sfoderano testi non tanto corrosivi quanto lo è invece la loro dialettica estetica. In un mood tra Zampanò di capossellica memoria e innocui Drughi kubrickiani, Nobraino inghiotte la platea in sfrenate danze folk-rock e rapisce con l’impeccabile stile bombetta/frac/guanti e lacci di scarpe antisimmetrici. Con cui forgia uno spettacolo ad atti universalmente godibili e intellegibili. E quella truce aria da bisca fumosa di whisky, che promette una qualche fertile oscurità da megafoni in bicchieri di plastica. E se non la truffa non li asseconda, da un momento all’altro potrebbero lanciare assi dalle maniche. Pirotecnici dal vivo proiettano il pubblico in aria.
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La recensione The Best Of di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-10-12 00:00:00
COMMENTI (6)
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questa recensione fa schifo.
ripetitiva e insulsa,
la critica in questione forse voleva invitare a comperare il disco, ma il lettore, potenziale acquirente, è costretto a fermarsi prima della fine del racconto, nauseato da una sfilza di aggettivi e sostantivi propri e impropri.., per andare a vomitare.
per i nobraino, a mio avviso,
bastava dire che spaccano il culo!!!!
tanta strada ancora per emozionare.
Pastore mi sta sul cazzo!!
Fa troppo il figo!!
ahah che zuffa!
bella la copertina!
grandiosi :]