Troneggia fieramente una gigantografia colorata dei Cure sulla parete portante della sala prove dei JoyCut a ricordare che in fondo in fondo le trasfigurazioni oscure e decadenti del pop sono partite proprio da Robert Smith & Co. E da qui riparte anche la band potentina che dai Cure meno (auto)distruttivi e più ottimisti - quelli di "Wish" per capirsi al volo - prende spunto per articolare una breve rivisitazione sapientemente personalizzata (e in parte credibile) della new-wave anglosassone di metà anni '80, aromatizzandola qua e là con gradevoli intuizioni psichedeliche ("Take In"), una buona dose di sfacciataggine radiofonica ("Plastic City") e qualche ardito scimmiottamento dell'icona più raffinata ed ermetica del ventennio passato (l'immenso David Sylvian, tirato praticamente in ballo in tutti i brani più dilatati, "Mr. Man" e "Shake Your Shape" su tutti).
Un velato sapore di concept-album, una discreta trasversalità di richiami musicali, un'interessante tessitura lirica dei testi ma, francamente, etichettare il tutto come "rock sincretico suburbano" mi sembra un po' azzardato!
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La recensione The very strange tale of Mr.Man di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-11-15 00:00:00
COMMENTI (10)
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Credo semplicemente che sia uscito prima perchè era un anteprima, il disco è prima stato spedito per le rece e poi è uscito "nei negozi" , anche nel giornale dove scivo io è andata così.
bhe, è difficile non invidiare un gruppo che riesce ad aprire i concerti degli editors. complimenti ai JoyCut, i pezzi sono ottimi.
Sono "veloce" in tutto meno che nello scopare x fortuna...Lì occorre calma tibetana.
Se almeno fosse stata lusinghiera la mia recensione avrei potuto darti ragione...
Te la riscrivo in privato con le note a piè di pagina, aspettami.
secondo me è proprio vero che l'invidia è una brutta bestia , voi utenti e non di rockit non dimostrate nient'altro ...
evidente proprio...
anche perché non vuol dire niente
vabbè, volevo solo dire che è evidente che questa recensione è uscita così velocemente e così male perchè serviva metterci una pezza al fatto che i joycut si sono comperati il bannerino e non vedono l'ora di annoiarci a morte come spalle degli editors.
ci sono album che aspettano mesi per avere una recensione di merda con 4 frasi buttate a caso, basta qualche centinaio di euro per avere la corsia preferenziale qua...
si, peccato che mi ricordino in modo imbarazzante i simple minds
Belle le canzoni nel promo!