Fabio Fiocco
Trasparente 2007 -

Trasparente
06/11/2007 Scritto da Pseudo

Nell’Ep precedente c’era “Daria”. Il nuovo lavoro del veronese Fabio Fiocco s’apre con una nuova musa: “Sara”. E, in copertina - dal precedente dettaglio delle labbra - stavolta c’è addirittura un primissimo piano femminile. Che sia quello della donna angelicata in questione, che “preferisce escludermi dal suo sogno di eternità”? Ballata alla Nomadi. Però più pulita ed efficace. Meno barocca.

Nel “Folle” Fiocco recupera un registro “bassa voce”, intimista: è il pezzo migliore di “Trasparente”. In mezzo, la voce stralunata e straziante dell’ubiquo Paolo Benvegnù, in un prezioso (e funzionale) cameo. Fra le scosse dei Marilù Lorèn, la favole di Pacifico e la melacolia di Marco Parente.

Zampata molto – forse troppo - buckleyana quella di “Semidileguassi”, con quelle tirate piene di echi e urla, con quei crescendo anni ’90. Però perfetta. Eccellente outro.

Chiude “Come ti mostri”: una trama elegantissima di pianoforte arricchita da una voce modulata magistralmente. Fra punte (difficili e) speculari di alti e bassi. Siamo dalle parti delle scalate armoniche di Amalia Grè. Bel rischio. Sofferta. Sul limite. Ma passa. E resta.

Rispetto all’Ep precedente, Fiocco ha spinto più sulle Parole. Con sforzi e frutti evidenti. Per il resto, conferma di meritare spazio. Molto più spazio di quanto ne abbia ricevuto fino ad ora.

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