From Scratch sposa Italia e Canada e due band, Miranda e The Creeping Nobodies, che marciano sul bordo dello stesso dirupo. Il territorio è qualcosa di sconfinato tra l’art-punk e una no-wave di direzioni noise. Uno split sull’onda di correnti gravitazionali, che coinvolge vorticosamente in melodie malate e percussioni tribolanti. Le quattro tracce Miranda presentano un rumore più contenuto rispetto alla follia disarmante di “Rectal Exploration”, pur conservandone le tempie sudate. Uno stile che si consolida, i cui mostri gridano già da dentro il blocco di marmo. Sono gravidi e gonfi sempre sul punto di strabordare. Ruvidi ma mai accondiscendenti. Discendenti lontani dei Can volutamente andati a male e desiderosi di spiegazioni. La testa che cresce (“Head growing”) passa a The Creeping Nobodies strisciando sullo stesso fango attraverso la mediazione di un dolce pendio. I canadesi hanno essenza più ipnotica tremolante, forse più morbida dei Miranda. Ad ogni modo, scocca l’ora del diavolo. Demoniaci da ricordare gli occhi porpora di Nick Cave ma accentuano ottiche punk e sregolatezze cupe di dichiarazione d’indipendenza. Coronano il matrimonio con discese melodic-noise e riti di espiazione femminili. Un amore bello acido e nervulento. La dote che le due band caricano sul calesse precario è lo sfibramento di caldi e umidi ventri in paludi nebbiose dove si rischia di affogare e non tornare più a galla. Una prova di vitalità, curiosità e fermento della From Scratch che funziona e respirerà profondamente.
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La recensione Split [w/the Creeping Nobodies] di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-08 00:00:00
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