Non è un inizio col botto quello dei Mai Personal Mood, ma che ha per lo meno il pregio di aver tracciato qualcosina su cui lavorare. La linea è sostanzialmente quella di un pop-rock molto orecchiabile, raramente distratto da interferenze di percorso: nessun tecnicismo, né capovolte ritmiche, ma solo la sintesi modesta di un rock indipendente italiano timido quanto basta, aggressivo quanto basta, poppeggiato e consapevole di una certa tradizione cantautorale (vedi i laziali Marilù Lorèn).
Synth, accenni di elettronica, trombette e percussioni. E poi ritornelli, voce tra sospiri e graffi, coretti mielosi. Cinque tracce (piace subito "Tsunami") per un demo autoprodotto dopo appena sei mesi di attività, perchè la scena-musicale-italiana ha fretta. E noi con calma spettiamo il prossimo.
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