Come i quattro lati di un'inquadratura che non riprende tutta la realtà, ma sceglie di mostrare solo cose in particolare. Con tutta una vita intorno, anzi con un caleidoscopio di vite intorno, raccolte per scena della durata di qualche minuto ciascuna. E' così che tornano alla mente la corsa di Jules e Jim dietro Catherine e il loro carico di vita ("La Recette De Noel"), o "Il Ventre Dell'Architetto" che Greenaway dipinge perfettamente in quella ripresa bucolica di due personaggi nella campagna inglese come un paesaggista del tardo '700 ("Elsewhere"). Ci vedo il "Ritratto di Famiglia" del giovane artista pugliese Cosimo Terlizzi ("Dit De La Distance"), e non mi stupisco riscontrando che lo stesso Rainer lo conosce.
Il regalo di Natale di un artista internazionale e degli aretini Kiddycar che ancora una volta si distinguono per sensibilità e scelte musicali, dopo la bella prova di "Forget About" per quella misurata alchimia di passioni soffuse che in ogni traccia di "How This Word Resound" affiora.
Un disco indie pop importante? Direi meglio, diventa importante per chi l'ascolta, perchè il piano portante, la voce calda e rauca di Rainer, quella dolce e bambina di Valentina Cidda passano per osmosi dal disco all'ascoltatore, come un odore sul cuscino di chi non dorme più con te, ma è come se fosse sempre presente ("Dit De L'Amour").
Come svegliarsi alle 5:55 in un freddo mattino di fine anno, fare un punto sulla propria vita e caricarsi di buoni propositi ("Birthday Song").
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La recensione How this word resound [W/ Christian Rainer] di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-12-21 00:00:00
COMMENTI (2)
Bella rece.
Christian Rainer è un artista grandissimo. Bel pezzo