Andrea Sambucco suona nella band di F.R. Luzzi, con Marco Lirussi e Gaetano Dimita, quest’ultimo occasionalmente anche batterista degli Offlaga Disco Pax. E infatti è la voce di Max Collini che fa capolino in “Nelson! Mandela!”, canzone quasi eponima di questo ep in uscita per i tipi della Arab Sheep. Eppure Sambucco non c’entra nulla con Luzzi, Collini & ragazzi: semmai è un erede, non si sa quanto conscio, dello spirito goliardico dell’eccezionale trio friulano proto-demenziale Frizzi, Comini e Tonazzi. Dato che qui si entra nelle conoscenze per iniziati, potrei dirvi di immaginarvi un Luca Carboni che non si prende sul serio e scherza su tutto, anche su se stesso, invece di essere triste, o degli Squallor pieni di candore e depurati da ogni grevità; o che in queste canzoni spuntano sia citazioni degli Skiantos di “Mi Piaccion Le Sbarbine” che del Panella battistiano (quel “potrei raccontare / e infatti sto raccontando” di “Canzone Stupida” ricorda molto “è più facile a dirsi / e infatti te lo dico” di “La sposa occidentale”). Potrei dirvi che Sambucco ha partecipato a “L’eredità” di Amadeus su Rai Uno con una corolla da girasole in testa; che ha mangiato mozzarelle in scena per far felice lo sponsor; oppure che siamo dalle stesse parti di Babalot o di Dente, ma con molta più ironia: canzoni leggere, simpatiche, che non passeranno certo alla storia, ma gradevoli quel tanto che basta. Potrei dirvelo e infatti ve lo dico.
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La recensione The Nelson Mandela EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-01-09 00:00:00
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