Forse per il loro nome Rasàli che in dialetto veliterno significa "piccola strada di terra battuta", o forse per come amano definire la loro musica, "folk radioattivo", mi aspettavo da questo prodotto qualcosa di più accattivante ed originale.
I musicisti sono sicuramente di qualità e alcune delle quattro voci risultano piene ed avvolgenti, però qualcosa non mi convince. Sicuramente meritano le prime due tracce Dater e Nero fumo per originalità ed esecuzione, poi ci si perde nei troppi barocchismi musicali e nell'insistente utilizzo della doppia voce, usata a volte a sproposito perché appesantisce e standardizza tutti i pezzi. L'impronta dei brani è sicuramente più da canzone d'autore che da folk, e soprattutto la radioattività promessa non viene mantenuta nei fatti: usate l'uranio che è in voi per fare un po' di sana elettricità musicale, in modo da rendere la vostra musica più allegra ed incalzante, oppure dedicate i vostri sforzi per riempire l'etere di suoni pieni ed emozionanti.
Attualmente non si percepisce il marchio di fabbrica e non è chiaro dove esattamente vuole arrivare la Piccola strada di terra battuta. Per contatti Cristiano Mattei 069633078.
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La recensione Sul filo ancora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-01-12 00:00:00
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