Sono ormai passati un bel po’ di mesi da quando questo disco è giunto nella mia cassetta delle lettere (segno che ormai il tempo a disposizione per le recensioni è davvero poco), ma son contento di essere finalmente riuscito ad ascoltarlo, scoprendo così che qualcosa a metà strada tra i Venus e i Prodigy esiste. Fermi tutti, non iniziate a storcere il naso: questo disco è un mix di musica da camera, jungle e musica elettronica; tutte mescolate d’istinto senza troppi pensieri, cercando, forse, di trovare nuove sonarità così, per caso. I richiami ai Venus arrivano da pezzi come “Orange Light” dove il violoncello e la voce riescono a dare un sapore caldo e un po’ teatrale da orchestra da camera, sapore che viene ancora più in luce in “Red Silk”, in cui entra in gioco anche un clavicembalo elettronico.
Ecco, “Betwixt” ha due facce, una è questa che ho descritto, l’altra, invece, è assai diversa e mi ricorda gruppi come i Prodigy, con ritmi estremi e frenetici in stile jungle che spingono corpi a muoversi in discoteche tendenza: brani come “Walking Man” li vedo bene come colonne sonore di veloci spot sportivi, stile Nike, Reebok o qualche altra pubblicità ultra-cool.
Complessivamente “Betwixt” è un disco assai interessante, lontano dai canoni melodici della musica commerciale, che pecca solo in certi passaggi troppo lenti che non riescono a fare da spalla ai pezzi forti citati.
---
La recensione Betwixt di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-08-08 00:00:00
COMMENTI