E’ uno scrigno di canzoni preziose l’esordio di questo duo leccese. Deriva parallela degli Studio Davoli, di cui Gianluca De Rubertis è tastierista, i due musicisti rappresentano un’anomalia nel panorama pop italiano degli ultimi mesi. Prendendo spunto dalla canzone d’autore francese e dalle suggestioni di quel japan pop postmoderno suggestionato dagli anni sessanta parigini, Il Genio stupisce per l’autonomia stilistica e per la densità espressiva del suo elegante pop elettronico dalle movenze minimali. L’amore per Serge Gainsbourg e Jane Birkin è evidente, così come il fascino esercitato da artisti contemporanei come Kahimi Karie (di cui eseguono la cover di “Una giapponese a Roma”) e gli Stereolab. E nonostante il mondo stilistico sia ben definito nei modelli, l’identità artistica è estremamente solida. Ecco allora che la scrittura raggiunge in alcuni momenti livelli d’eccellenza, regalando memorabili inni pop come “Pop Porno”, in cui la voce di Alessandra Contini diventa sottile incitazione all’orgasmo, attraverso una timidezza da lolita maliziosa che si rivela dirompente sensualità adulta. Ed è proprio questo equilibrio tra romanticismo ironico ed allusione erotica a fornire il tessuto espressivo su cui si modulano le diverse storie e si intrecciano le raffinatezze degli arrangiamenti sintetici (in cui addirittura si omaggia Beethoven con “La Pathetique”). L’impostazione però ha un retrogusto molto giocoso e nonostante l’apparente seriosità dell’elettronica e delle atmosfere sexy-lounge, Il Genio cerca sempre una via di fuga verso un sorriso ingenuo, vedi ad esempio il rifiutare che l’uomo sia andato sulla Luna in “Non è possibile”. Un disco immerso in un immaginario in bianco e nero, a spasso per la Parigi d’altri tempi, ma con le fascinazioni provenienti dal quartiere Shibuya nella Tokyo contemporanea. Qualcuno potrebbe trovarlo un po’ noioso e distante dalla propria sensibilità. Molti potrebbero innamorarsene perdutamente.
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La recensione Il Genio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-06-30 00:00:00
COMMENTI (98)
Bravissimi e originali.[:
per l'amore di dio santissimo...
amateli, criticateli, esaltateli o denigrateli... fate quello che volete.. de gustibus, ma almeno EVITATE I PARAGONI soprattutto se non sapete farli!
1) I primi 2 dischi dei baustelle sono fra loro COMPLETAMENTE diversi. Credo ci siano un paio di abissi lì nel mezzo.
Paragonare il Genio ai Baustelle significa paragonare il nulla al tutto;
2) Accostare 2 gruppi solo per il sound come massimo comune divisore (tra l'altro parecchio diverso) è dannatamente superficiale.
3) Non mi toccate il secondo cd dei Baustelle (La moda del lento) per nessun motivo (ascoltatelo). Arte pura, che ha anticipato di parecchi anni questi fallaci tentativi di creare un connubio fra musica (indie)pop/rock elettronica e testi impegnati, a sfondo sessuale, politico o sociale che sia.
4) il Vero Genio è Francesco Bianconi
5) Evitate i paragoni
6) vedi punto 5
7) QUOTO CON SKELFROG
OBSOLETO? Intendeva ANACRONISTICO? PIETOSA? Forse meglio PENOSA.
Potranno anche essere vagamente sinonimi, ma una volta stabilito il contesto, delle scelte si impongono...
Ma tutto ciò appare secondario.
Visto che il ragazzo sembra avere dei problemi con i SOMALI.
Per questioni di colore di pelle, di livello economico, climatiche o che altro?
:[:[
Tutto e il contrario di tutto.
ROBERT FRIPP, IAN CURTIS e BECK quali paradigmi inarrivabili.
Ma che c'entrano ???
Già non è facilissimo mettere insieme lounge, Gainsbourg e Baustelle che pure qualche vaghissimo punto di contatto possono anche trovarlo.
GIGI D'ALESSIO, ZERO ASSOLUTO, SONORA, FINLEY e BUGO per denigrare.
Ancora BUGO addirittura DISSACRANTE a detta di PIER VR (03 Nov).
Dissacrante... BUGO ? Ma usi per caso un generatore casuale di aggettivi ?
Persino GABRY PONTE anche se a citarlo è stato un pirla sospettabile di razzismo.
TIZIANO FERRO, CESARE CREMONINI, VELVET. Sono anche loro italiani. Altro di inerente ?
FAME DI CAMILLA, PUBLIC, VIVE LA FETE e AMARI che potranno anche essere fenomenali, ma per poter funzionare in un ragionamento, come termini di paragone, LOGICA vorrebbe fossero un POCHINO più diffusamente conosciuti...
STEREOLAB, KAHIMI KARIE, GLASS CANDY e CHROMATICS. Denominatore comune... la sopravalutazione ??
Elettropop retrò che con gli AIR può collimare ma molto, molto di striscio (bravo LIUKDALEX - 24 Gen).
Anni '80 e anni '60.
Nabokov, Chansonnier francesi e Shibuya. Mah ...
E per concludere MUSCOLO ROSSO di CICCIOLINA a suggellare l'assoluta incapacità (tranne che per NEWSFORLULUBAND) di saper riconoscere nel termine PORNO una accezione di significato anche solo minimamente affine all'ambito contestuale che effettivamente le appartiene.
Tutto e il contrario di tutto.
Quando alla fin fine si tratta solo di canzoncine che piacciono poco o niente a circa il 60% degli intervenuti.
Io sto col 40 % che le apprezza da pochino a molto.
Ma poi basta così.
GENIO e PORNO sono solo specchietti per allodole.
Chi pensa alla genialità (molti) o a cose pruriginose (THELLISA - 14 Dic) ha completamente travisato.
Prendiamoci meno seriamente, e che cavolo !
anche un orologio fermo ha ragione..
almeno due volte al giorno
fermo restando che è lecito detestare un disco e non essere d'accordo con un'opinione, trovo curioso che gran parte dei commenti siano arrivati molti (molti) mesi dopo la pubblicazione della recensione, scritta quando il disco non era nemmeno lontanamente nei piani della universal ed era solo una piccola uscita indipendente...
l'unica cosa oggettiva è che nelle ultime righe della recensione ho avuto la fortuna di azzeccare cosa sarebbe accaduto...
Saranno un fenomeno studiato a tavolino, ma non è che in giro si senta di meglio! i recensori fanno il loro lavoro. Ascoltate il MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO !!
Quante parole per questo disco. Del resto, hanno scritto una canzone con la parola 'porno' (con la o larga) nel titolo, mi sembra giusto cascarci tutti. Elettropop retro, va bene. Baustelle dei primi due dischi (con meno accordi 'difficili'). Gainsbourg senza gainsbourg. Stereolab altro pianeta. Kahimi Karie, vi ricordo, dopo che era riuscita a fottersi pure Momus, la si è pigliata per il culo per anni come l'apoteosi della nullità, anche sulla radio nazionale, ma in tempi di magra vedo che pure lei torna utile. Io torno ad ascoltarmi Glass Candy e Chromatics. ciao ciao.
Non mi piacciono...
Banali, vanno bene per gli under quindici....:(:(:(
Non male,sound interessante ma genialità è un parolone...richiamano in alcuni passaggi moon safari degli air,ma la differenza si nota...:?