Partiamo da molto lontano con un assunto: i Kiss guadagnarono la fama mondiale all'uscita del loro settimo disco: “Dynasty” (1979), quello di "I was made for lovin' you", complici un bisogno di restyling, nuove mode da seguire, la disco-music che dettava legge, e nonostante avessero già il loro bel seguito, i nostri americani sperimentarono, si rinnovarono, e "fecero il botto".
Sarebbe stato più facile scrivere: i Cream Pie raccolgono a piene mani ispirazioni dai Guns'n'Roses, piuttosto che dai Motley Crue o dagli Skid Row. Sarà che le figure di Axl Rose o di Sebastian Bach rappresentano ai miei occhi quello che non dovrebbe mai derivare dal successo, preferisco avvicinare il suono dei baresi Cream Pie a quello classico e storico di Gene Simmons e soci, chissà che sia di buon augurio.
Quattro tracce, ep d'esordio in presa diretta con qualche pecca qui e lì, belle voci, riff ruffiani, sì giochiamo ancora con le parole. E' hair-metal in puro stile anni '90, sembra strano eppure sono già passati quasi vent'anni. Non credo che ormai ci sia più niente di nuovo da inventare, ma sicuramente la possibilità di migliorare c'è.
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