“Tales of the grotesque and the arabesque”, titolo di un’opera di Poe e disco di debutto dei Fury’n’Grace, è un mix di heavy metal a là Iron Maiden e pulsioni progressive che spaziano dal metal estremo ai passaggi atmosferici sino all’ambient.
Disco dalla gestazione travagliata, vede la luce molti anni dopo l’inizio dell’attività del gruppo. L’esperienza dei componenti si sente chiaramente sin dall’inizio, il tutto è ben prodotto, scritto e suonato con cura e gusto. Ma, se anche chi apprezza si divertirà nel seguire la scrittura di brani come “Burning cathedrals”, se anche i tocchi di classe non mancano (bella la chiosa di “The buried”), l’insieme purtroppo non riesce a raggiungere l’obiettivo. I brani non convincono, risultano spesso vacui e poco incisivi. Lo stesso fluire del disco è discontinuo, interrotto da cali di tensione troppo prematuri (“Coma”) e passaggi deboli ed a tratti risaputi che fanno scemare l’attenzione dell’ascoltatore, già messa alla prova dalla durata oltre l’ora.
Un mio amico una volta disse: "Il mondo è pieno di bravi musicisti, ma poche sono le opere davvero ispirate”. Un peccato sia vero.
---
La recensione Tales Of The Grotesque And The Arabesque di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-15 00:00:00
COMMENTI