Lasciandovi trasportare da un primo ascolto di questo esordio del progetto Elevenyears, potreste sprofondare in un momento di assoluta tristezza; una volta ripresi, nel caso amiate le cose malinconiche e oscure, “Mind is like thin ice” potrebbe diventare una piacevole colonna sonora per la vostra vita, mentre, se dopo aver spento lo stereo state ancora pensando di tagliarvi le vene, lasciate perdere questo disco e uscite all’aria aperta per distrarvi un po’.
Raccogliendo differenti esperienze musicali del passato, tre ragazzi decidono di formare un nuovo gruppo e così da qualche mese esistono gli Elevenyears. Fanno i primi passi all’interno dei confini ben tracciati dall’alternative rock dei Pearl Jam o dei Soundgarden ma ci buttano dentro anche tutta la loro attitudine metallara avvicinandosi verso il progressive. Quello che ne esce è un EP sulla follia generata dall’incontro di un ragazzo con una ragazza: un viaggio violento e tormentato all’interno della mente umana. Se “Mind is like thin ice” ha un pregio è sicuramente quello di avere una coerenza interna: la voce sofferente e le atmosfere cupe della traccia iniziale accompagnano il fluido scorrimento dei sette brani fino alla fine guardando sempre al tema portante. Non ci sono cadute improvvise, certo, ma manca qualcosa, qualcosa da ricordare anche dopo aver terminato l’ascolto, qualcosa di dirompente, qualcosa fuori dagli schemi, sopra le righe, qualcosa che ti passa attraverso e lascia il segno.
L’impressione che rimane è di trovarsi davanti ad una band che deve ancora scoprire e dimostrare la sua personalità. Di apprezzabile resta la buona capacità compositiva dei musicisti ma per riuscire a convincere bisogna impegnarsi di più.
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La recensione Mind is like thin ice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-19 00:00:00
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